IMPOSSIBILE IL RECESSO DA SOAKRO: NIENTE SEDUTA

Scritto da Michele AbateMartedì 18 Novembre 2008 00:00

da "Il Crotonese" dell'18/20 Novembre 2008

Il sindaco di Carfizzi, Caterina Tascione, nega la convocazione
 del Consiglio sulla gestione idrica richiesta dalla minoranza


 

  Alla richiesta di convocazione di un Consiglio comunale straordinario, avanzata al sindaco lo scorso 3 novembre da tre consiglieri comunali di minoranza (Nello Alfieri, Michele De Paola e Giuseppe Affatato), per discutere del “Ritorno del servizio idrico alla gestione diretta dell’amministrazione comunale vigente fino al 31.12.2007. Discussione e votazione”, Caterina Tascione, ha risposto, senza perdere tempo, con lettera datata 7 novembre ed indirizzata ai tre consiglieri ed al Prefetto di Crotone.
Nella sua missiva la Tascione scrive: “di aver tenuto un’assemblea pubblica in data 22 maggio 2008; di aver chiesto ed ottenuto, fino alla fine di luglio, dalla Soakro uno sportello informativo; di aver convocato, a seguito di formale richiesta del gruppo di minoranza, datata 12 maggio 2008, il Consiglio Comunale, in data 31 maggio 2008, per la discussione sulla problematica; - Consiglio Comunale andato deserto per mancanza di numero legale (assenti pure due consiglieri di minoranza, firmatari della richiesta)”.
Il primo cittadino ricorda anche “di aver convocato per la seconda volta, il Consiglio per la stessa questione, in data 10 luglio; di essere venuta a conoscenza, tramite stampa locale, di una fantomatica raccolta firme e di aver ricevuto in data 15 ottobre una nota a firma di quattro cittadini, “che nel qualificarsi come rappresentanti di un comitato promotore, dichiarano di aver raccolto oltre 370 firme – tra l’altro non documentate; di aver risposto, ai firmatari nonché a tutti i cittadini circa l’impossibilità giuridica del recesso dalla SOAKRO S.p.A.”
Fate queste precisazioni, il sindaco ritiene di non poter accogliere la richiesta dei consiglieri d’opposizione per tre motivi: “pretenderebbero di entrare nel merito delle scelte dell’Amministrazione Comunale senza aver rispetto del risultato elettorale; perché la problematica è già stata motivo di convocazione di ben 2 precedenti Consigli; perché soprattutto in contrasto con le vigenti disposizioni di legge (Legge Galli n. 36/94 e ss.mm.ii; leggi regionali in materia; ) come tra l’altro, di recente ribadito da S.E. il Signor Prefetto di Crotone con nota n. 16871-08/22-1/F.3773/GAB del 21 agosto 2008 che testualmente recita: “Al riguardo, si deve notare come, ai sensi dell’art.148 del D.Lvo 152/2006, l’adesione all’autorità d’ambito sia obbligatoria e come a quest’ultima sia necessariamente trasferita l’esecuzione delle competenze spettanti agli enti locali in materia di gestione delle risorse idriche”.