CARMINE ABATE RITORNA A CARFIZZI PER PARLARE DEL SUO NUOVO ROMANZO
Scritto da Maria SpadaforaSabato 24 Agosto 2013 00:00
dalla "Gazzetta del sud" del 23 agosto 2013
Quasi un anno dopo la vittoria del Premio Campiello con “La collina del vento”, Carmine Abate presenta la sua nuova fatica letteraria “Il bacio del pane”. Quale luogo migliore per presentare in anteprima nazionale il suo nuovo romanzo se non la sua Hora, Carfizzi. Mercoledì 28 Agosto, alle ore 21.00, il belvedere del Largo Skanderbeg ospiterà l’autore che durante la serata sarà impegnato in un reading accompagnato dalle musiche della cantante arbereshe Anna Stratigò, da anni impegnata nel progetto “Lulebore-Bucaneve”, nella promozione della divulgazione della musica e della cultura arbereshe. La cantante sarà accompagnata dai musicisti Cataldo Perri e Checco Pallone. La serata patrocinata dall’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Carmine Maio, e dalla Fondazione Odyssea, promossa dalla Provincia di Crotone. La fondazione, istituita nel 2004, nasce con lo scopo di promuovere e diffondere le espressioni della cultura e dell’arte sul territorio. “Il bacio del pane”, edito da Mondadori nelle Libellule, una collana dedicata in particolare a testi brevi di autori importanti. Questo è un romanzo di formazione, che parla di giovani affamati di emozioni, di voglia di vita, di desiderio d’amore e di coraggio. La storia si svolge nel tempo di un’estate nel paese calabrese di Spillace, un gruppo di giovani, non ancora diciottenni, scopre uno dei posti più belli della Calabria, le cascate del Giglietto. Per arrivarci bisogna scendere giù fino alla gola attraverso un bosco di lecci, costeggiare una fiumara pietrosa, colorata da cespugli di oleandri e ginestre. Durante il tragitto si incontrano i ruderi dei mulini, abbandonati e misteriosi, è qui che Francesco e Marta incontrano un uomo, all’apparenza un vagabondo selvatico e come braccato, che solo alla fine rivelerà qualcosa di sé, della ferita che lo ha condotto a nascondersi. Carmine Abate, ancora una volta, riesce a “descrivere” la sua terra con passione e amore. Le cascate del Giglietto sono lì, da sempre, i ruderi ormai coperti dalla vegetazione continuano a nascondere i segreti di chi, negli anni passati, lì ci viveva e ci lavorava per “fare il pane”. Francesco e Marta sono i tanti ragazzi, che ancora oggi, ogni estate, organizzano le escursioni al Giglietto.