GLI ALUNNI DELLE ELEMENTARI HANNO PORTATO IN SCENA

Scritto da Michele AbateMartedì 27 Dicembre 2011 00:00

 


da "Il Cirotano.it" del 26 dicembre 2011

 


Nell'ambito del progetto "Facciamo teatro a scuola" finanziato dalla Regione Calabria al Distretto arbereshe

Una storia-cantata per riscoprire i valori arbereshe. Questo hanno messo in scena i giovani alunni della scuola primaria di Carfizzi, lo scorso 21 dicembre. Gli allievi, ben istruiti e diretti dalle loro insegnanti e dalla responsabile dello sportello linguistico, Nikoleta Panajoti, al numeroso pubblico (il salone del plesso di via Gramsci era gremito di persone, tra i presenti anche il sindaco accompagnato dai suoi assessori) hanno presentato, in lingua minoritaria, la leggenda di “Kustandini, kurorë e parë”; rappresentazione che rientra nel progetto “Facciamo teatro a scuola”, finanziato dalla Regione Calabria ai sensi della legge 482/99, al Distretto arbereshe dell'alto crotonese. L'idea di 'rispolverare' e portare a conoscenza la storia di Kustandino è stata proprio della sportellista Panajoti, “Un po’ di anni fa - spiega la responsabile dello sportello carfizzoto - mentre facevo delle ricerche e intervistando le signore anziane di Carfizzi, sono venuta a conoscenza del ballo-cantato “Vahja e Kustandinit”, ed ho capito che decifrandola saremmo state in grado di conoscere la storia, i costumi, le tradizioni, la provenienza, gli usi e i valori morali che costituiscono il patrimonio culturale di un popolo”.

La storia di Kustandino, è un vecchio racconto albanese, una 'canzone' un po' malinconica, ma ricca di valori: l'ospitalità, fjala e dhone (la parola data), l’impegno. Per il popolo arberesh “fjala” (la parola), non è una semplice promessa, è molto di più: è la garanzia. La parola, quella che Costantino 'il piccolo' diede, prima di partire in guerra, alla sua amata Doruntina: tornare da lei; dopo nove anni trascorsi al fronte 'Il piccolo' rientrò per 'mettere corona' (sposarsi). Una recita, che ha permesso non solo agli scolari, ma anche a molti adulti, di conoscere la leggenda di Kustandino e la “Vahja e Kustandinit”. Il progetto 'Facciamo teatro a scuola', concluso proprio con la recita, aveva un obiettivo ben preciso: salvaguardare, promuovere, diffondere e riscoprire la lingua, la storia, le tradizioni e la cultura minoritaria. Obiettivo che, anche grazie al contributo della scuola, è stato abbondantemente raggiunto. Un lavoro che ha affascinato molto i ventiquattro alunni coinvolti nelle attività; il loro impegno è stato costante e deciso: prove su prove, copioni da studiare. La loro bravura è stata testimoniata dai continui applausi del pubblico. Alla buona riuscita delle attività hanno contribuito anche: la signora Pina De Paola che, accompagnata dalla chitarra del maestro Giovanni Polizzi, ha cantato la "Vahja e Kustandinit” e la pittrice Agostina Polizzi che ha curato le scene.