VIAGGIO NELLE STORIE DI ABATE

Scritto da Michele AbateMercoledì 11 Agosto 2010 00:00

 

da "Il Crotonese" dell'11 agosto 2010

 

 

Presentata a Carfizzi l'ultima fatica letteraria dello scrittore: "Vivere per addizione"
Uno dei protagonisti del libro, Reza, legge la sua storia

 

  L'emigrazione, gli immigrati, la cucina arbereshe, le vecchie rapsodie, le partenze e i ritorni, storie di vita quotidiana. Carfizzi e la sua gente. 
Tutto questo, è 'Vivere per addizione e altri viaggi', l'ultima fatica letteraria dello scrittore Carmine Abate. 
Giovedì 5 agosto, il libro è stato presentato al pubblico carfizzoto. Alla manifestazione, svoltasi nell'ambito de 'La festa del ritorno 2010', erano presenti, oltre all'autore, gli amministratori comunali, il presidente della Giunta provinciale, Stano Zurlo, amministratori e cittadini giunti dai paesi limitrofi, molti carfizzoti.     
Ad introdurre la serata il sindaco Carmine Maio, che si dice felice di poter presentare ogni anno un libro di Abate (l'anno scorso Gli anni veloci ndc). A conclusione dell'intervento, il sindaco ha portato a conoscenza dei presenti che il romanzo La festa del ritorno, è stato tradotto anche negli Stati Uniti, e proprio dal 5 agosto è disponibile nelle librerie, “Carfizzi potrà essere letto anche in America”- ha detto.   
“Le storie di questo libro le ho scritto in sedici anni, tra un romanzo e l'altro – ha affermato Abate parlando del suo libro. Rileggendole, l'anno scorso ho deciso metterle assieme. Questo è un romanzo autobiografico non personale ma, collettivo”.
“A chiudere questo libro è il racconto sugli immigrati. Il nostro paese è stato spolpato dall'emigrazione nel corso dei decenni, all'improvviso arrivano persone che a me ricordano i profughi che scappavano dall'Albania alla fine del 400, scappavano dalla fame dalla guerra, perchè  era invasa dall'impero Ottomano. Il cerchio si chiude e in questo cerchio, brilla come una stella sempre, Carfizzi”. 
Ad accompagnare il reading di Carmine Abate, le musiche del cariatese Cataldo Perri e de 'Lo squintetto'. 
Una bella serata, di musica e cultura, che ha regalato momenti emozionanti, dalla dedica di uno dei racconti a Pepe Iannone,  al coinvolgimento del giovane afgano Reza, uno dei primi ospiti del centro di accoglienza che ha deciso di 'ricostruirsi' la vita a Carfizzi,  protagonista di uno sedici racconti del libro.
Un Reza, tremante per l'emozione, ha accompagnato Carmine Abate nella lettura del racconto, Prima la vita: la storia del centro di accoglienza di Carfizzi, l'arrivo dei primi immigrati, le loro partenze, i loro viaggi, la vita di questo giovane immigrato dagli occhi a mandorla, protagonista nel libro ma anche nella vita quotidiana di Carfizzi. Un ragazzo che si è ben integrato, che ha fatto delle diversità culturali e linguistiche una ricchezza a testimonianza che emigrare non è solo “uno strappo, una ferita...”