RECUPERARE UN PATRIMONIO CULTURALE COMUNE

Scritto da Maria SpadaforaGiovedì 22 Luglio 2010 00:00

 

da "Gazzetta del sud" del 22 luglio 2010

 

  Nella mattinata di Sabato, la piccola comunità arbëreshe di Carfizzi, è stata “coinvolta” nelle attività culturali che caratterizzano il progetto VATRA. Il progetto promuove il dialogo interculturale tra l’Italia e i Balcani e si propone di favorire il processo di integrazione europea dei Balcani occidentali, diffondere un senso di cittadinanza europea che valorizzi le diverse identità e risorse culturali e favorire un più stretto e proficuo dialogo tra le regioni italiane e quelle balcaniche che porterà ad una conoscenza reciproca dei rispettivi patrimoni linguistici e culturali. Carfizzi è stata visitata da un gruppo di 50 studenti universitari e dai rispettivi docenti, provenienti dalle Università dell’Albania di Tirana, Scutari e Argirocastro, e dalle Università della Calabria, Palermo, Salento-Lecce e Milano. Gli studenti saranno impegnati, dal 12 al 23 Luglio a Camigliatello Silano, con la Scuola Estiva Internazionale di Italiano (SEII), e la Scuola Estiva Internazionale di Albanistica e Balcanistica (SEIAB). L’iniziativa è stata avviata dal Dipartimento di Linguistica, Sezione di Albanologia, dell’Università della Calabria. Ad accogliere il gruppo, guidati dal Prof. Francesco Altimari, ordinario di Lingua e Letteratura Albanese dell’Unical, nonché responsabile scientifico del progetto VATRA, il sindaco di Carfizzi, Carmine Maio, lo scrittore Carmine Abate e l’assessore alla cultura Fortunata Basta. Nella Sala Consigliare, dove il gruppo si è riunito, il sindaco Maio ha così commentato l’importanza della visita: ”Il Comune di Carfizzi, intende mettere in rete le minoranze linguistiche europee, soprattutto quelle che si affacciano sul Mediterraneo. È importante creare un dialogo tra queste comunità minoritarie, per affrontare meglio i problemi linguistici e culturali. La Legge Regionale n°15 ci aiuterà in questo senso. La Legge prevede il finanziamento di progetti di valorizzazione del patrimonio linguistico. Il Comune di Carfizzi, intende creare un discorso con l’Albania, perché è il nostro paese di origine”. Nel suo intervento il Prof. Altimari, ha elogiato Carfizzi definendola ”Una comunità vivace e vitale. Una vitalità culturale che ha pagato il prezzo di un’emigrazione secolare”. Entrambi hanno ringraziato lo scrittore Carmine Abate, sottolineando l’importanza del suo lavoro, e di come i suoi libri portino nel mondo la cultura arbëreshe, diventando”Una bandiera della nostra comunità”. Il gruppo dopo una breve visita al Paese è ripartito alla volta di San Nicola dell’Alto e di Pallagorio. Per gli obiettivi che si propone di raggiungere il progetto VATRA, la presenza delle comunità arbëreshe in Italia, può essere considerata un modello di felice simbiosi interculturale. Infatti, la minoranza linguistica albanese, originaria del sud-est europeo, è da oltre mezzo millennio pienamente integrata nel contesto italo-meridionale e nel Sud dell’Europa.