A CARFIZZI RIPRENDONO GLI SCAMBI CULTURALI

Scritto da Maria SpadaforaDomenica 27 Giugno 2010 00:00

 

da "Gazzetta del sud" del 27 giugno 2010

 

  Il primo scambio culturale a Carfizzi avvenne nel Settembre del 1987. Un gruppo di adolescenti carfizzoti, affrontò il primo vero grande viaggio alla volta del Regno Unito. Un viaggio di formazione che portò i giovani di un piccolo paese dell'Italia meridionale, a vivere, seppur per un paio di settimane, in una metropoli come Londra, o in una grande e industrializzata città come Sheffield. Da allora per quasi 15 anni gli scambi culturali si sono susseguiti numerosi, tanto che, tutti gli abitanti di Carfizzi, si erano ormai abituati a vedere a spasso per le vie del paese, questi gruppi di giovani, in un'allegra confusione di lingue e culture. Dopo alcuni anni di "pausa", a Carfizzi riprendono gli scambi culturali. Dal 28 Luglio al 7 Agosto, Carfizzi accoglierà 14 ragazzi provenienti dalla Lituania. In seguito, nel prossimo autunno, o nella primavera 2011, i giovani di Carfizzi dovrebbero ricambiare la visita e partire per Vilnius. I giovani saranno ospitati dall'Associazione Skanderbeg, che nei mesi precedenti ha presentato un progetto all'Agenzia Nazionale dei Giovani dal titolo: "Identità e integrazione delle minoranze negli opposti estremi dell'Unione Europea". Tutto questo è stato reso possibile grazie al programma della Commissione Europea, Direzione Generale Istruzione e Cultura, "Youth in Action", Gioventù in Azione. È un programma di educazione non formale che promuove progetti di mobilità giovanile internazionale, individuale e di gruppo. Gli scambi offrono a gruppi di giovani provenienti da due o più paesi, l'opportunità di progettare insieme il proprio scambio sulla base di un tema d'interesse comune. Di scoprire analogie e differenze e conoscere le reciproche culture. Questo tipo d'esperienza può servire a combattere pregiudizi e stereotipi negativi, dando l'opportunità ai giovani di entrare in contatto con nuove culture, esprimere solidarietà verso gli altri, e acquisire nuove competenze e capacità utili alla loro formazione personale e professionale. Il rispetto per la diversità culturale, insieme alla lotta contro il razzismo e la xenofobia, costituisce una priorità per il programma "Gioventù in Azione". I giovani dovrebbero acquisire coscienza della loro dimensione interculturale, stimolando la consapevolezza e la riflessione sulle differenze di culture e valori. Da qui la sensibilizzazione dei giovani sul proprio essere cittadini europei. Incoraggiarli a riflettere su temi di rilevanza europea e di coinvolgerli nel dibattito sulla costruzione e sul futuro dell'Unione Europea. Per sentirsi davvero europei è necessario che i giovani acquisiscano consapevolezza del ruolo determinante che hanno nella costruzione dell'Europa presente e futura. Carfizzi in questo senso è caratterizzata da una forte "dimensione europea". La promozione della cittadinanza attiva dei giovani, lo sviluppo della solidarietà e della tolleranza, l'incoraggiamento alla comprensione reciproca tra giovani di paesi diversi contribuiscono a creare il futuro di un'Europa Interculturale.