gennaio-giugno 2008

da "Il Crotonese" del 24/26  Giugno 2008

Il pensiero e l'opera al centro dell'approfondimento avvenuto a Carfizzi
LA FIGURA DI DORA D'ISTRIA
Viaggiatrice, e 'passionaria' dei popoli balcani

Ha fatto tappa anche a Carfizzi la tre giorni dedicata alla figura e all’opera di Anselmo Lorecchio giornalista e intellettuale arbëresh che nel secolo scorso ha avuto un ruolo di primo piano nel movimento risorgimentale albanese.
All’iniziativa, svoltasi sabato pomeriggio nel salone del centro polivalente Hora, hanno partecipato il sindaco Caterina Tascione ed i docenti universitari Francesco Altimari dell’Unical, Giuseppe Monsagrati dell’università La Sapienza di Roma, Antonello D’Alessandri e Francesco Guida dell’università Roma Tre.
Il tema centrale dell’incontro di Carfizzi è stato il pensiero e l’opera dell’intellettuale e scrittrice romena di origine albanese, Dora D’Istria.
Donna impegnata a sostenere i movimenti nazionali europei e in particolare quelli delle popolazioni balcaniche. Grande viaggiatrice e studiosa della questione femminile nei Paesi dell’Europa orientale e occidentale.
Spunto per la discussione la presentazione del libro di Antonello D’Alessandri ‘Il pensiero e l’opera di Dora D’Istria fra oriente europeo e Italia’.
Ad aprire i lavori il primo cittadino della piccola comunità arbereshe Caterina Tascione felice per aver scelto Carfizzi per presentare il libro su Dora D’Istria. “Un tema, questo sulla donna arbereshe, ha detto il sindaco, che ci appassiona molto”.
Concluso l’intervento della Tascione gli alunni delle scuole elementari, hanno presentato ai convenuti, riscuotendo un grande successo, le loro canzoni in arbereshe.
Quindi sono intervenuti il professor Altimari, l’autore del volume D’Alessandri che ha presentato il suo lavoro, Francesco Guida e Giuseppe Monsagrati.
A concludere la manifestazione di Carfizzi la proiezione del film ‘Vjersh’ (canto) della regista Rossella Schillaci. Un documentario ambientato nelle comunità arbereshe della Basilicata, in cui le donne di San Costantino e San Paolo Albanese cantano gli antichi ‘vjeshet’, tramandati da madre in figlia, che raccontano la fuga degli albanesi, arbëreshë rifugiatisi nell'Italia meridionale cinque secoli fa.
Un pomeriggio di cultura e storia conclusosi con la consumazione di quello che è il piatto tradizionale della piccola comunità albanofona crotonese: la ‘furisiscka' (minestra di zucchine e fiori di zucca condita con olio di oliva crudo).

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 20/23  Giugno 2008

SCOLARESCA INCONTRA I PROFUGHI

Continua la socializzazione e l’integrazione dei giovani immigrati del centro di accoglienza Asilo di Carfizzi.
A far visita, la settimana scorsa, presso la struttura di via 8 marzo, gli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria ‘Nicolas Green’ di Casabona.
Gli alunni, accompagnati dalle loro insegnanti, sono giunti nel centro arbereshe in mattinata e, prima di recarsi al centro, hanno fatto tappa nel centro storico, visitando la biblioteca comunale ed i vicoli del paese.
Conclusa la visita, allievi ed insegnanti hanno raggiunto il centro di accoglienza dove, ad attenderli, c’erano gli ospiti e le operatrici.
Un incontro, questo con gli alunni delle scuole di Casabona, vissuto dai giovani immigrati con entusiasmo. Un altro modo per conoscere e continuare ad integrarsi.
Lo stesso entusiasmo hanno manifestato i giovani studenti: a loro sono bastati pochi minuti per vederli chiacchierare e fare foto con i giovani ospiti del centro.
Durante l’incontro non sono mancate le domande, da parte dei giovani casabonesi, agli immigrati che non si sono sottratti nel rispondere.
La visita della scolaresca ha reso felici i giovani ospiti del centro Asilo e fatto conoscere ai piccoli alunni una nuova e positiva realtà del nostro territorio.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 17/19  Giugno 2008

Carfizzi, botta e risposta con manifesti
SUI CONSIGLI SALTATI MINORANZA
E SINDACO SONO AI FERRI CORTI

Continua il botta e risposta tra l’amministrazione comunale ed i consiglieri di minoranza, dopo che è andato deserto, per l’allontanamento dei consiglieri di minoranza dall’aula consigliare che ha fatto venir meno il numero legale, il consiglio comunale dell'11 giugno scorso che aveva un unico punto all'ordine del giorno: “Richiesta al Governo per la modifica del Decreto legge n° 93 del 27 maggio 2008 ed il ripristino dei fondi già destinati alla Calabria ed alla Sicilia”.
Il giorno successivo al ‘consiglio saltato’, per le vie del paese e nei locali pubblici, veniva affisso un manifestino (la lettera di richiesta di convocazione dei consigli comunali a firma dei presidenti delle province calabresi) sul cui fondo, a firma del sindaco Caterina Tascione, veniva aggiunto: “Consiglio comunale dell'11.06.2008 con un unico punto all'o.d.g: richiesta al Governo per la modifica del Decreto legge n° 93 del 27 maggio 2008 ed il ripristino dei fondi già destinati alla Calabria ed alla Sicilia. In seguito all'insediamento del consiglio, i consiglieri di minoranza si sono allontanati non garantendo così il numero legale”.
In risposta a quello apparso giovedì ed a firma del sindaco, domenica pomeriggio, in alcuni locali pubblici veniva affisso un manifestino a firma ‘I consiglieri di minoranza’ che così recitava: “Caro sindaco spiegaci perchè...
– quando lo chiede il Presidente della Provincia convochi il consiglio Comunale in 20 minuti e quando lo chiedono i cittadini ci metti 20 giorni.
– quando l'assenza dei tuoi consiglieri ha fatto fallire una seduta attesa da tutto il paese per decidere sull'acqua, non hai fatto alcun manifesto mentre adesso te la prendi perchè la minoranza non ha coperto le assenze della maggioranza ed è saltato un consiglio organizzato in tutta fretta. Intanto i cittadini aspettano che il Consiglio Comunale si riunisca per riflettere seriamente e decidere sul problema acqua”.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 17/19  Giugno 2008

Coperte di pregiato pizzo ai balconi per la processione
della statua adornata dalle nuove aureole

CARFIZZI SI FA BELLA PER IL SUO SANT'ANTONIO
(alcune immagini)

La devozione sempre tanta. Sentita, partecipata, portata dentro e fuori le mura domestiche, nel cuore dei fedeli.
Due giorni di festa, in onore del santo protettore e patrono di Carfizzi, vissuti intensamente dall'intera comunità.
La statua di Sant’Antonio è stata venerata dai fedeli della comunità arbereshe a partire dal 31 maggio, con l’inizio della Tredicina durante la quale è stata predicata, da parroci e da padre Denis, cappuccino giunto da Roma, la vita di Antonio di Padova.
La piccola statua, nella due giorni di festa, ha percorso tutte le strade ed i vicoli del paese. Il 12 giugno pomeriggio alle 17,30 l’effige, accompagnata dalla banda musicale di Carfizzi diretta dal maestro Peppe Abate e da tantissimi fedeli, ha lasciato il suo santuario ed ha percorso strade e vicoli che per l’occasione erano stati abbelliti dalle coperte di pizzo stese su finestre e balconi. Prima dell’uscita dal santuario sono state benedette e posizionate le nuove aureole in argento offerte da un fedele e portate direttamente da Firenze da Giuseppe Macrì, carfizzoto di origini e fiorentino di adozione.
Il 13 mattina, intorno alle 11, è ripresa la processione per le vie del centro albanofono, passando per il centro di accoglienza per immigrati, per giungere nella chiesa madre di Santa Veneranda, dove la statua, spogliata dei suoi ori, è stata lasciata per essere venerata dai fedeli.
Nel tardo pomeriggio di venerdì i fedeli si sono ritrovati davanti al sagrato della chiesa di Santa Veneranda, dove hanno prima assistito al concerto della banda musicale di Carfizzi e poi atteso l’uscita della statua per la processione di ritorno nel suo santuario.
Ad accompagnare Sant’Antonio nella sua piccola chiesa oltre a tutta la popolazione di Carfizzi, anche fedeli giunti dai paesi vicini, il sindaco Caterina Tascione, i volontari della Cri di Carfizzi ed i Carabinieri in alta uniforme giunti dalla stazione di San Nicola dell’Alto.
I festeggiamenti religiosi si sono conclusi con la celebrazione della messa di ringraziamento e la distribuzione ai fedeli dei mostaccioli benedetti offerti in devozione al santo.
Soddisfatto per al buona riuscita della festa si è detto il parroco locale don Vincenzo Ambrosio, che ha voluto ringraziare tutti, dal comitato festa, che per settimane ha lavorato all’organizzazione, agli emigrati carfizzoti di Ludwigshafen che hanno partecipato con le loro offerte, dal coro parrocchiale a tutta la popolazione di Carfizzi da sempre devota al Santo di Padova a padre Denis che si è detto entusiasta dell’esperienza vissuta, dalle sue collaboratrici Pina Gangale, Silvia Mingrone e Livia Brasacchio, al mastro falegname Casimiro Amato.
I festeggiamenti civili, curati dal comitato feste, quest’anno hanno previsto: il 12 sera il concerto di Scialpi ed il 13 quello dell’ex vincitore a Sanremo della categoria nuove proposte Aleandro Baldi. Il concerto di quest’ultimo è stato preceduto da 20 minuti di spettacolari fuochi pirotecnici.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 13/16  Giugno 2008

A CARFIZZI VIENE MENO IL NUMERO LEGALE

Mentre in tutti i comuni della Calabria si riunivano i consigli comunali, convocati i seduta straordinaria con un punto all’ordine del giorno: ‘modifica del Decreto Legge 93 del 27 Maggio 2008’, a Carfizzi invece, dove il civico consenso era stato convocato per le ore 17,30, non si svolgeva alcuna assemblea.
La convocazione contestuale delle massime assemblee rappresentative dei Comuni e delle Province dell'intera regione doveva essere una risposta al governo Berlusconi che, con il decreto dello scorso maggio, ha "tagliato" i fondi precedentemente destinati ad opere pubbliche di notevole importanza strategica per lo sviluppo e l'ammodernamento della Calabria e della Sicilia.
Ma così come quello del 31 maggio scorso, anche quello di mercoledi, è andato ‘deserto’ per mancanza di numero legale, o meglio è venuto a mancare il numero legale.
Mercoledì, infatti, in aula erano presenti sei consiglieri di maggioranza - sindaco compreso - e tre di minoranza: quindi si raggiungeva il numero legale.
Dopo l'apertura della seduta da parte del sindaco Caterina Tascione e la verifica dei presenti, il consigliere di minoranza, Michele De Paola, ha chiesto la parola ed a nome del suo gruppo ha annunciato l'allontanamento dall'aula dei tre rappresentanti dell'opposizione, motivando la scelta con il fatto che la maggioranza, per la seconda volta di fila, non riesce ad avere i numeri per tenere il consiglio.
Il 31 maggio scorso, infatti, non si era tenuto il consiglio comunale straordinario richiesto dalla minoranza per discutere della questione ‘bollette Soakro’ (erano presenti solo 5 consiglieri due di maggioranza due di minoranza ed il sindaco).
Per il primo cittadino l’abbandono dell’aula del gruppo di minoranza ed il venir meno del numero legale“ è una vergogna”.
Prima di sciogliere il consiglio la Tascione ha voluto leggere ai consiglieri ed al pubblico presente la motivazione che ha portato alla convocazione dell’assemblea, ed ha concluso il suo intervento sostenendo che con il loro comportamento i tre consiglieri dovranno dar conto alla popolazione, mentre dalla maggioranza il consigliere Andrea Amodeo criticava, oltre l'allontanamento della minoranza, anche le assenze tra le fila della stessa maggioranza.
Dopo poco più di mezzora, il consiglio è stato sciolto e sembra verrà riconvocato la prossima settimana.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 10/12  Giugno 2008

I canti e le poesie sono stati scritti dagli studenti nella lingua madre delle popolazioni ALBANOFONE
CD IN ARBERESCHE DEGLI ALUNNI DI CARFIZZI

Sentimenti, commozione, passioni, amore per la propria terra, semplicità. Questo hanno saputo regalare gli alunni delle classi terza, quarta e quinta delle scuole elementari di Carfizzi domenica pomeriggio, durante il saggio di fine anno, al numeroso pubblico presente nel salone di via Gramsci.
Un pubblico divertito che ha seguito ed accompagnato con scroscianti applausi le esibizioni dei giovani allievi. Un pubblico che nel sentire quelle poesie composte da parole semplici, ma ricche di sentimenti, non ha saputo trattenere le lacrime.
Anche il sindaco del piccolo centro arbereshe Caterina Tascione, presente tra il pubblico insieme al dirigente dell’Istituto comprensivo di Pallagorio De Simone ed al parroco don Vincenzo Ambrosio, si è detta commossa per la bravura dimostrata dagli alunni. Concetto quest’ultimo ribadito, nel suo breve intervento, anche dal dirigente De Simone.
I giovani allievi, assistiti dalle proprie insegnanti, hanno prima recitato e poi cantato, dieci poesie in arbereshe scritte da loro stessi durante l’anno scolastico.
Un’attività svolta con impegno, passione e bravura: “Un lavoro svolto in unione. Abbiamo saltato anche le ricreazioni per lavorare sulle poesie”, hanno detto i ragazzi nel presentare il loro spettacolo.
I giovani ‘poeti’, già vincitori a Castelfiaba lo scorso mese di aprile con la canzone ‘Zemë me Zemë’ (cuore con cuore) del premio speciale per le ninna nanne, nello scrivere le loro poesie, poi musicate dal maestro Giovanni Pollizzi, si sono ‘sbizzarriti’ ma soprattutto divertiti nel comporre i testi in quella che è la loro lingua madre, l’arbereshe.
Molti i temi trattati: il paese e la sua storia, la pace, le stagioni, l’emigrazione.
Ma la soddisfazione più grande per i giovani alunni, le maestre e genitori saranno l’uscita di un cd e di un piccolo libro che conteranno le dieci poesie/canzoni. Questi i titoli: ‘Sa të rrojmë bashkë’ (per vivere insieme); ‘Dimëri’ (l’inverno); ‘Karfici i bukur’ (Carfizzi bello); ‘Maçiarela ime’ (il mio gattino); ‘Na lipset hora’ (ci manca il paese); ‘Bëjmë një rolë (facciamo un cerchio); ‘Karfici’ (Carfizzi); ‘Hora arbëreshe’ (paese arbëreshe); ‘Papau im’ (mio padre); ‘Zemë me Zemë’ (cuore con cuore).
Un ballo su musica tecno, dai ritmi balcanici, in cui un gruppo di ragazze in costume tradizionale e ragazzi ballavano su passi balcanici mentre altri ballavano la break dance, ha concluso la manifestazione.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 3/5  Giugno 2008

Carfizzi, durante l'assemblea svolta al posto del consiglio
I CITTADINI AL SINDACO: USCIAMO DALLA SOAKRO

Quello di sabato scorso, doveva essere il consiglio comunale utile a ulteriori chiarimenti sulla questione 'bollette Soakro'. Ma così non è stato.
La richiesta di convocazione, in seduta straordinaria, del civico consenso, era stata avanzata il 12 maggio scorso dal gruppo dei consiglieri di minoranza per discutere delle 'nuove' bollette dell'acqua recapitate nelle scorse settimane ai cittadini carfizzoti.
Quello che doveva essere un consiglio comunale, si è trasformato in una nuova assemblea pubblica, la ragione? “Mancanza di numero legale”. Dopo un'ora di “tolleranza”, erano presenti solo quattro consiglieri, due di maggioranza, Andrea Amodeo e Vincenzo Amato, e due di minoranza, Nello Alfieri e Michele De Paola, ed il sindaco Caterina Tascione.
Ad aprire l'assemblea, in una sala consigliare piena di cittadini, il sindaco Tascione che ha ripercorso la nascita dell'Ato (Ambito territoriale ottimale) e del nuovo gestore unico del servizio idrico integrato Soakro (società acque krotonesi).
“Per gestire il servizio idrico, ha esordito il sindaco, l'Ato ha dovuto costituire una società pubblica, di comuni, in poche parole la società di tutti noi”.
“Alla Soakro, ha proseguito il primo cittadino, hanno aderito tutti i comuni della convenzione, c'è solo il comune di Crotone che non ha aderito perchè, per la gestione delle acque ha un contratto con un'altra società, ma sta già cercando di aderire alla Soakro. Per quale motivo si è costituita questa società? Per dare un servizio ottimale alle comunità che da sole non riescono a far fronte”.
In merito alle tariffe adottate dal gestore unico il sindaco ha detto che ha richiesto una conferenza dei sindaci aderenti alla Soakro per ridiscutere tariffe e fasce dei consumi e che proprio la conferenza dei sindaci ha intenzione di costituire un tavolo tecnico per questo scopo.
Critico il consigliere di minoranza Nello Alfieri che così si è rivolto al sindaco: “Lei e la conferenza dei sindaci non avete le idee chiare, e non è una accusa. Ha detto il consigliere. Nel documento della conferenza dei sindaci si parla di obbligatorietà ed inderogabilità della gestione unica. La gestione unica non è mai stata obbligatoria”.
Secondo Alfieri, infatti, “Non bisogna confondere l'Ato con la gestione unica. Già la legge Galli del '94, diceva: “al fine di salvaguardare le forme e le capacità gestionali degli organismi esistenti che rispondono a criteri di efficienza, di efficacia e di economicità, Carfizzi credo fosse uno di questi, i comuni delle province possono procedere alla gestione del servizio anche con una pluralità di soggetti, cioè anche all'interno dell'Ato, ci può essere più di un gestore e l'Ato deve provvedere al coordinamento di questi”.
Nel suo intervento l'ex primo cittadino ha ribadito la non obbligatorietà dell'adesione alla società unica citando la legge regionale del 3 ottobre '97 che prevede si il gestore unico, salvo però che all'interno dell'Ato non ci siano gestioni ottimali; concetto, ha sottolineato Alfieri, ribadito anche dal testo unico in materia ambientale. Per Nello Alfieri, l'entrata nella società deve servire a far risparmiare e non pagare di più. Infatti a Carfizzi le tariffe, come è emerso nella prima assemblea sono aumentate di oltre il 70% e questo non è andato giù ai cittadini.
“Questa riunione, ha concluso il rappresentante della minoranza, perchè ormai di riunione si tratta, ci deve permettere di confrontarci ascoltandoci uno con l'altro. Se restiamo all'interno della società, fra due/tre anni, saremmo all'interno di una società che dovrà contrarre mutui per far fronte ad una situazione che nel crotonese è disastrosa e dovrà tendere al pareggio di bilancio”.
Intanto dal pubblico arrivavano critiche sia alla scelta fatta dall'amministrazione di adesione al gestore unico che alla minoranza perchè al momento della approvazione della adesione alla società è stata “poca attenta, e poco incisiva”, ma soprattutto si è chiesto al sindaco l'uscita dalla società.
Di contro dalla minoranza si faceva notare, verbale della seduta alla mano, che al momento dell'apporvazione della adesione alla Soakro, la minoranza si è astenuta perchè: la convenzione non teneva conto delle tariffe e dei possibili aumenti che “possono triplicare”.
Anche dalla maggioranza il consigliere Andrea Amodeo ribadiva che al momento dell'adesione alla società, insieme ai consiglieri di minoranza, si era detto favorevole a condizione che non si aumentavano le tariffe.
A conclusione della “assemblea”, il sindaco ha comunicato ai presenti ed ai pochi consiglieri presenti, che il consiglio comunale straordinario sarà riconvocato.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 3/5  Giugno 2008

Carfizzi si prepara a festeggiare il santo patrono
DONATE DUE NUOVE AUREOLE
ALLA STATUA DI SANT'ANTONIO

Sono iniziati lo scorso 31 maggio i festeggiamenti in onore di Sant'Antonio di Padova.
Il santo di Padova, patrono della piccola comunità carfizzota verrà venerato dai fedeli per tredici giorni, dal 31 maggio al 12 giugno alle 8,30 e alle 18.00, con la celebrazione della messa e recita della Tredicina. Il 12 pomeriggio, sulla piccola statua lignea e sul bambinello prima di essere portate in processione, verranno poste due nuove aureole donate da un fedele. Alle 17.00 la statua lascerà il suo piccolo santuario e percorrerà le vie principali del paese. Il 13 giugno, alle 11.00 uscirà in processione e rientrerà intorno alle 13.00 nella chiesa madre di Santa Veneranda, da dove alle 18 partirà la processione di rientro nel suo santuario, dove verrà celebrata la messa di ringraziamento. Le due giornate di processione saranno accompagnate dalla banda musicale di Carfizzi diretta dal maestro Peppe Abate.
Durante la Tredicina, il parroco Don Vincenzo Ambrosio, ha invitato dei sacerdoti che predicheranno sulla vita del Santo di Padova, mentre nelle giornate dal 10 al 13 nella piccola comunità arbereshe sarà presente Padre Rosario della Provincia Napoletana dei Padri Cappuccini.
Per i festeggiamenti civili il comitato festa ha previsto due concerti: il 12, alle 22.00, quello del cantante Scialpi ed il 13, alle 22.00, quello dell'ex vincitore del festival di Sanremo Aleandro Baldi, l'esibizione di quest'ultimo sarà preceduta dai fuochi pirotecnici, che intorno alle 21.00 si leveranno dalle valle di Sant'Antonio.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 27/29  Maggio 2008

Carfizzi, le richieste di sindaco e cittadini alla Soakro
ABBASSATE LE TARIFFE
Evidenziati aumenti di oltre il 70 per cento

Si è concluso dopo circa tre ore di discussione, critiche e richieste di spiegazioni, l'assemblea pubblica, svoltasi giovedì scorso, sulle 'bollette acqua', inviate da Equitalia (ex Etr), per conto della Soakro (Società acque krotonesi) che dal 1 gennaio 2008 gestisce il servizio idrico, in undici comuni della provincia di Crotone, gli altri non hanno ancora formalizzato l'adesione che a detta dei responsabili della società è obbligatoria e dovrebbe avvenire nelle prossime settimane.
All'incontro, indetto dal sindaco Caterina Tascione dopo l'arrivo delle cartelle di pagamento, le prime proteste e richieste di spiegazioni da parte dei cittadini, hanno partecipato, oltre al sindaco, il presidente della società Giovanni Scordamaglia, il direttore generale Giampietro Abruzzo, il geometra del comune Domenico Giudice e numerosi cittadini che hanno riempito i locali della Casa comune.
Ad aprire gli interventi il sindaco Tascione che ha spiegato e motivato l’affidamento del servizio idrico al gestore unico. “Non si è aderito alla Soakro per fare male ai cittadini, ha detto il primo cittadino, che poi ha spiegato che l’affidamento del servizio idrico ad una società esterna è avvenuta in base ad una legge nazionale vigente: “la legge Galli” del 1994.
In merito alle bollette la Tascione ha detto che fin dall’arrivo delle prime bollette: “Ho contattato la Soakro per dire che le tariffe mi sembravano elevate. È stata fatta una conferenza dei sindaci in cui si è discusso di tariffe e della rivisitazione delle stesse, che mi sembrano dilatate. Abbiamo deciso di rivederci per risistemare l’andamento tariffario”.
Nel concludere il suo intervento il sindaco si è impegnata, in sede di conferenza dei sindaci della Soakro, di lavorare per la rivisitazione sia delle tariffe che dell’intera convenzione.
Intanto dal pubblico arrivavano critiche sia sulle tariffe che sulle bollette da pagare considerate, rispetto agli anni passati, elevate.
Dopo l’intervento del primo cittadino è intervenuto il presidente della Soakro Giovanni Scordamaglia che ha ribadito l’obbligatorietà della cessione del servizio idrico: “Gestire l’acqua come 50 anni fa non è più possibile. Non siamo noi a decidere come gestire l’acqua”.
Per Scordamaglia, le tariffe si possono ridurre: “E’ scientificamente provato che con il gestore unico si risparmia, ha detto. Se riusciamo a tenere i costi bassi la tariffa si ridurrà”.
Nel suo intervento il presidente della Soakro, ammette che nel calcolo delle somme da pagare ci può essere stato qualche errore, al quale la società sta già cercando porre rimedio.
In merito alle bollette recapitate, e quindi pagate, con oltre due settimane di ritardo, Scordamaglia ha rassicurato i cittadini dicendo che Equitalia non farà more.
Concetto quest’ultimo ribadito anche dal direttore generale Abruzzo, che ha informato i presenti della possibilità di rateizzare le somme da pagare.
Per quanto riguarda errori e bollette con importi eccessivamente alti, a detta del direttore, la società è disponibile a verifiche e correzioni.
Gli interventi e le rassicurazioni dei due rappresentanti del gestore unico, non hanno rassicurato i cittadini preoccupati, che nel corso degli anni ci possa essere un ulteriore aumento delle tariffe.
Per l’ex sindaco Nello Alfieri, l’arrivo delle bollette ha prodotto confusione nella popolazione e ritiene che al momento della costituzione della società una riflessione più approfondita andava fatta. “Per esempio, ha detto Nello Alfieri, io mi chiedo: risponde a questo territorio la costituzione di una società per azioni in base al numero degli abitanti? Non si poteva pensare ad un altro sistema societario in cui i sindaci ed i cittadini potevano contare di più?”
Per l’amministrazione comunale sono intervenute anche il vice sindaco Marianna Leonetti e l’assessore Caterina Alfieri che hanno ribadito la necessita di rivedere costi e tariffe, ritenute troppo elevate.
Ci sono volute due ore di discussione per capire che a Carfizzi le nuove bollette dell’acqua inviate dalla Soakro, per la gran parte delle famiglie cioè coloro che andranno a consumare dai 150 ai 200 metri cubi, rispetto ad un anno fa hanno subito un aumento di oltre il 70%, mentre saranno avvantaggiate quelle famiglie che consumeranno meno di 100. A farlo notare al direttore generale Abruzzo ed al presidente Scordamaglia, un giovane cittadino, che bolletta e calcoli alla mano ha evidenziato, come rispetto all’anno precedente, è andato a pagare ben il 74% in più.
In merito a quest’ultima osservazione Scordamaglia ha rassicurato il giovane dicendo che a conguaglio andrà a pagare sicuramente di meno.
Intanto, dopo questa prima assemblea pubblica, sulla “questione acqua”, nei prossimi giorni è previsto un consiglio comunale straordinario richiesto dal gruppo dei consiglieri di minoranza.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 20/22  Maggio 2008

A CARFIZZI ASSEMBLEA PREVISTA PER GIOVEDI' 22

Anche i cittadini di Carfizzi rientrano tra quelli che si sono visti recapitare, ed ad altri ancora stanno arrivando cartelle di pagamento per il servizio idrico.
Le bollette inviate dalla Soakro (società acque krotonesi, società a capitale pubblico), alla quale dal 1 gennaio 2008 è stato affidata la gestione della rete idrica e fognaria, si riferiscono all'anno in corso e sono richieste di acconto.
L'arrivo delle cartelle nel mese di maggio ha sorpreso la gran parte della popolazione, abituata a “pagare l'acqua” entro il mese di agosto.
L'arrivo delle bollette e le prime lamentele dei cittadini, hanno spinto l'amministrazione comunale di Carfizzi ad organizzare un'assemblea pubblica, che si terrà giovedì prossimo alle ore 18,30, per spiegazioni e chiarimenti in merito. All'appuntamento parteciperanno il sindaco di Carfizzi, Caterina Tascione, il presidente della Soakro Scordamaglia, l'amministratore delegato Abruzzo, il geometra comunale Domenico Giudice, il responsabile ufficio tributi Francesco Basta ed il ragioniere comunale Francesco Tocci.
Se da un lato l'amministrazione comunale organizza assemblee per chiarimenti, dall'altro, il gruppo dei consiglieri comunali di minoranza, sembra abbia chiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario per discutere della questione.
Intanto dal 15 maggio è operativo presso il comune uno sportello attivato dalla Soakro in cui i cittadini possono avere spiegazioni e delucidazioni.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 20/22  Maggio 2008

Nella sezione di Carfizzi sono ben venti gli iscritti
CROCE ROSSA INIZIA CORSO PER VOLONTARI DEL SOCCORSO

È partito domenica scorsa e terminerà nel mese di luglio il primo corso per volontari del soccorso della Croce rossa italiana organizzato dalla sezione di Carfizzi.
Sono ben venti gli iscritti, oltre la metà carfizzoti, altri provenienti dalla vicina San Nicola dell'Alto.
Soddisfazione, sia per la tenuta del corso nella piccola comunità albanofona che per il numero di iscritti, hanno espresso i responsabili della locale sezione.
Di buon lavoro ed impegno profuso dai volontari di Carfizzi, ha parlato il presidente provinciale della Cri Antonio Greco.
“I volontari del soccorso di Carfizzi stanno lavorando bene. Stanno dimostrando grande impegno”.
Per il presidente Greco, se a Carfizzi da circa due anni opera la Croce rossa è merito del sindaco Caterina Tascione: “E' stata lei che è venuta a chiederci l'istituzione di una sezione della Croce rossa a Carfizzi. A lei va fatto un plauso, anche perchè è una delle nostre volontaria”.
Alla presentazione del corso erano presenti, oltre al presidente provinciale Antonio Greco, l'ispettore provinciale dei volontari del soccorso Attilio Perri, il responsabile dei gruppi Michelino Pariano, l'ispettrice della sezione di Santa Severina Maria Greco ed i responsabili della sezione di Carfizzi, Pino Viviani per i volontari del soccorso e Mariano Affatato per i pionieri.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 20/22  Maggio 2008

Carmine Abate alla Fiera del libro di Torino racconta il suo mondo di romanziere dall'antico arbereshe all'italiano
LA LINGUA DEL CUORE E LA LINGUA DEL PANE

Per l'ottava volta, la settima consecutiva, lo scrittore originario di Carfizzi Carmine Abate ha partecipato alla Fiera internazionale del libro di Torino.
Lo scrittore carfizzoto, a Torino, quest'anno ha rappresentato la Calabria ed in particolar modo la minoranza arbereshe.
Due sono stati gli appuntamenti al quale Abate ha preso parte, quello dell'8 maggio, dal titolo“Comunicare l’identità”, organizzato dal 'Servizio per la Promozione delle Minoranze linguistiche locali della Provincia autonoma di Trento' – nel quale si è parlato di minoranze ed identità, la base dei suoi romanzi - ed a quello del 10 maggio organizzato dalla Regione Calabria dal titolo 'Raccontare la Calabria'.
Nei suoi due interventi Abate ha raccontato il suo 'mondo'. Quel mondo che ha ispirato e continua ad ispirare la sua scrittura ed i suoi romanzi: gli arbereshe e la Calabria.
“La mia madrelingua è l'arbëresh, cioè l'albanese antico” - ha esordito lo scrittore di fronte ad una numerosa platea. Fino a sei anni, ha continuato, sapevo parlare solo l'arbëresh e addirittura ero convinto che l'italiano, la lingua che poi avrei imparato a scuola, fosse il napoletano delle canzoni che cantavano i teatristi in piazza durante i loro spettacoli estivi e mio padre, ogni mattina, mentre si insaponava per farsi la barba. Confesso che ero molto contento di questo fatto perché il napoletano è una bellissima lingua, molto armoniosa e dolce. Invece a scuola, come quasi tutti gli arbëreshë, ho poi subìto una scolarizzazione esclusivamente in lingua e cultura italiana, cioè litirë, straniera, mentre a casa e con gli amici, nel vicinato, per le strade del paese continuavo a parlare quella che noi chiamiamo gjuha e zemëres, la lingua del cuore. L'altra, la lingua che parlavano i maestri, prima, i professori poi, e infine i datori di lavoro, era gjuha e bukes, la lingua del pane”.
Le storie che ha scritto e continuerà a scrivere, lo scrittore albanofono, ha detto che le sente e pensa in una babele di lingue: l'arbëresh, che è la lingua della sua terra natia, in cui pensa, l'italiano quello della sua scolarizzazione, il calabrese, il tedesco, o meglio il germanese, cioè la lingua degli emigrati; e poi le parole e i modi di dire dei tanti luoghi in cui ha vissuto: Carfizzi, Amburgo e Trento.
Lo scrittore arbereshe ha terminato il suo intervento dicendo: “Il mio viaggio nello spazio della lingua italiana parte da una lingua lontana, l'arbëresh, che mi batte i ritmi, mi evoca le storie, mi accompagna in altre lingue e in un altro viaggio, questa volta reale e altalenante, dal nord al sud, dal sud al nord dell'Europa. Un viaggio che assomiglia, appunto, all’esilio. Cioè alla vita”.
La due giorni a Torino di Carmine Abate si è concluso con l'intervento alla tavola rotonda organizzata dalla Regione Calabria 'Raccontare la Calabria', dove, insieme a Vito Teti, Carmine Donzelli, Anna Rosa Macrì, Giuseppe Fiorenza ha raccontato la Calabria, quella delle grandi risorse culturali e naturali.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 09/12  Maggio 2008

A Carfizzi partita tra gli immigrati del centro Asilo e del Centro Agorà
L'INTEGRAZIONE FA GOL

Partita davvero speciale, quella giocata martedì scorso allo stadio comunale del piccolo centro arbereshe del crotonese: a scendere in campo sono state le rappresentative di giovani immigrati, ospiti dei centri di accoglienza Asilo di Carfizzi e di quello della cooperativa Agorà di Crotone.
Al di là del risultato e della valenza sportiva dell’incontro, vinto per tre reti a zero dagli ospiti del della cooperativa Agorà, martedì mattina, al comunale di Carfizzi si è vissuto, una vera e propria festa all’insegna dell’integrazione, della socializzazione e dello sport, conclusa con le classiche foto di rito e con un ricco pranzo presso il centro di Carfizzi sito in via 8 marzo.
Per i giovani ospiti del centro di Carfizzi, martedì scorso è stato un momento importante.
“Martedì scorso, dice Reza uno dei giocatori della squadra di Carfizzi, ci siamo divertiti. Non era importante vincere, ma divertirci e socializzare, con altri giovani. Abbiamo incontrato anche altri ragazzi che erano stati ospiti a Carfizzi che adesso si trovano nel centro dell’Agorà, ed è stato un vero piacere rivederli”.
Anche per Ayoub la giornata di martedì è stata importante: “Perché ci siamo divertiti e abbiamo incontrato nuovi ragazzi”.
Hamed, del centro Asilo di Carfizzi, parla di “momento di divertimento” ma, analizza anche la partita. Confessa che tra le due squadre c’era differenza: “Rispetto a noi loro erano più forti. A noi mancava un po’ di organizzazione, in campo non eravamo ben messi ed abbiamo avuto difficoltà a segnare. Ma se ci prepariamo meglio possiamo fare bene”.
Il giudizio dei giovani ospiti del centro di Carfizzi è unanime: momento ricreativo e di socializzazione.
Dopo essersi divertiti, anche se perdenti, gli ospiti del centro di Carfizzi sperano in una partita di ritorno, vogliono rifarsi. Le responsabili e le operatrici sembra stiano già lavorando in questa direzione, anche se la data è ancora da stabilire.
Gli ospiti, oltre alla soddisfazione di aver vinto la partita, sono rimasti sorpresi della bella accoglienza riservatagli sia dagli ospiti del centro che dalle operatrici.
Alla manifestazione hanno partecipato anche alcune aziende private, Scalise sport di Crotone e Montesano catering di Rocca di Neto, mettendo a disposizione degli atleti le divise, ed il comune di Carfizzi con le strutture.
Queste le formazione scese in campo:
Centro accoglienza Asilo Carfizzi: Ismail, Hiab, Hisham Shadi, Yussuf, Idris ,Ahmed, Sadiq, Reza, Kerim, Jawad, Ayoub, Baha
Centro immigrati Agorà: Michel, Augustine, Poko, Amien, Zaccaria, Sawer, Ibraim, Hossein, Liben, Lorenzo, Maher.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 06/08  Maggio 2008

Al raduno di Carfizzi il 'debutto' di parlamentari europei, italiani e regionali
LA PRIMA VOLTA DEI POLITICI
Pittella: "Questa è una tradizione da non smarrire"

Il Primo maggio alla Montagnella è tradizione, storia e passioni politiche. Questo trasmette a chi ci va da tanti anni ma anche a chi partecipa per la prima volta.
È il caso dei rappresentati parlamentari, nazionali, europei e regionali del Partito democratico Gianni Pittella, Dorina Bianchi, Nicodemo Oliverio e Salvatore Lucà, tutti ospiti del gazebo Pd di Carfizzi. Per loro, per loro la festa del lavoro 2008 alla Montagnella, è stato un debutto.
“E’ la prima volta che vengo a questa festa, ci ha detto l’euro parlamentare Pittella, ed è un vero piacere. Una splendida manifestazione che dura da 90 anni e non deve essere smarrita”.
“Sarebbe un peccato, ha proseguito, se disperdessimo questo modo di festeggiare la festa del lavoro, dei lavoratori e purtroppo anche la festa di chi il lavoro non ce l’ha ed a cui noi dobbiamo pensare”.
Anche per la neo senatrice Dorina Bianchi è stata la prima volta all’ Montagnella. “Questa di Carfizzi, ha detto, è una festa storica, che oggi e soprattutto per il nostro territorio, ha un valore importante”.
“Nel nostro territorio, ha proseguito, bisogna creare opportunità di lavoro pensando soprattutto alle future generazioni. Bisogna dare ai giovani garanzie. La questione del lavoro deve essere posta al centro delle politiche per lo sviluppo del Mezzogiorno”.
Per Nicodemo Oliverio giovedì scorso è stata “La prima delle tante volte che verrò qui”, ci ha confessato il deputato del Pd. “Oggi dobbiamo festeggiare la sicurezza del lavoro e nel lavoro, che sono due temi da riprendere con forza. Dobbiamo lavorare per creare occupazione sana e lavoro non precario. L’impegno del governo Prodi nell’ultima finanziaria è stato tangibile stanziando alla Calabria 65 milioni di euro per la stabilizzazione graduale dei lavoratori precari”.
“In questo primo maggio, ha detto il consigliere regionale del Pd Lucà, dobbiamo pensare al lavoro che manca, ma soprattutto alla sicurezza sul lavoro e del lavoro”.
“Per un reale sviluppo del territorio è necessario unire le sinergie. Per contrastare l’emigrazione dei nostri giovani verso il nord è necessario l’impegno di tutti gli enti sia pubblici che privati. Bisogna mettere in campo una serie di progetti capaci di stimolare la creazione di nuovi posti di lavoro”.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 06/08  Maggio 2008

Celebrata la novantesima edizione del Primo maggio alla Montagnella
FESTA DEL LAVORO SICURO

Europa e legalità negli interventi delle autorità

Come accade ormai da 89 anni, anche quest’anno si è festeggiato la festa del lavoro alla Montagnella. Una festa, arrivata alla sua novantesima edizione.
Una festa ricca di storia, valori e tradizioni mai offuscate dal tempo.
Su quella montagna, ininterrottamente (durante il ventennio fascista la festa del lavoro alla Montagnella si festeggiava clandestinamente) dal 1919 i braccianti ed i contadini delle tre comunità arbereshe del crotonese festeggiano il 1° maggio.
Anche quest’anno, grazie all’impegno dei tre comuni albanofoni, dei sindacati confederali, della provincia di Crotone, della comunità montana alto crotonese, del comune di Melissa e della regione Calabria, si è ripetuto l’appuntamento.
La manifestazione, nei tre piccoli centri dell’alto crotonese, ha preso il via alle 9 con il raduno nelle piazze e la partenza del corteo verso la Montagnella che per l’occasione era ‘colorata’ dagli stand ed i gazebo delle varie associazioni. Erano presenti le proloco di Carfizzi e Cirò Marina, il centro di accoglienza Asilo, la Croce rossa di Carfizzi e di Cotronei, il partito democratico di Carfizzi con ospiti deputati e senatori sia del parlamento europeo che italiano, ma soprattutto c’era tanta gente comune proveniente da tutto il crotonese.
Ad accompagnare l’arrivo alla Montagnella delle autorità politiche e sindacali l’inno dei lavoratori intonato dalla banda musicale di Carfizzi ed il ritmo dei tamburi degli sbandieratori del Palio di Bisignano.
Temi centrale del primo maggio di quest’anno sono stati la sicurezza del e sul lavoro e lo sviluppo nel segno della legalità.
Lo hanno ripetuto nei loro interventi sia i tre sindaci del ‘triangolo’ arbereshe, Caterina Tascione, Francesco Rizzuti e Vincenzo Pace, sia l’euro parlamentare del Pd Gianni Pittella che i segretari provinciale della Cgil e della Uil.
“Ho voluto essere qui, ha detto l’euro deputato Pittella, perché volevo che una rappresentanza dell’Europa, fosse tra i lavoratori del Mezzogiorno ed in particolare della Calabria e di questo territorio”.
Nel suo intervento Gianni Pittella ha parlato dell’Europa come “strumento di crescita” soprattutto per le regioni meridionali.
Per il segretario provinciale della Uil Domenico Tomaino, lo sviluppo del territorio, passa attraverso la lotta alla criminalità organizzata. “E’ inutile che facciamo arrivare risorse, se poi queste finiscono nelle mani della criminalità organizzata”.
Di vie credibili per lo sviluppo del territorio e di risposte da dare ai giovani, ha parlato il segretario della Camera del lavoro di Crotone, Tonino Spataro.
“Grazie per aver tenuta viva questa tradizione, soprattutto tra i giovani, ha detto Spataro, rispetto ai quali e giusto e doveroso da parte di tutti noi indicare delle vie credibili. La politica deve fare i conti con i bisogni dei nostri giovani”.
“Come sindacato, ha proseguito il sindacalista nel suo intervento, in Calabria dobbiamo fare i conti con la legalità negata e lo sviluppo mancato. Queste due battaglie ce le sentiamo addosso”. Nel concludere il suo intervento Tonino Spataro, si è augurato che ogni anno alla Montagnella “si possa celebrare un Primo maggio all’insegna della legalità, del lavoro e della sicurezza”.
Da registrare anche gli interventi dell’assessore della Comunità montana dell’Alto crotonese Andrea Amodeo e del vice sindaco di Melissa Gino Murgi.
Conclusi gli interventi istituzionali, prima dell’esibizione del gruppo musicale cirotano “Per Bacco”, sono stati consegnati, alle tre scuole elementari di Carfizzi, Pallagorio, e San Nicola i premi del concorso “sgrumi arbereshe” e gli attestati del corso di tedesco che si è svolto nei mesi scorsi a Carfizzi.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 01/05  Maggio 2008

LOGO PRO LOCO CARFIZZI ISPIRATO DAI DISEGNI
DEGLI ALUNNI

La proloco “Franco Raffaele” di Carfizzi ha il suo logo. Il simbolo della neonata associazione è stato presentato venerdì scorso nel corso della manifestazione “La Costituzione dei bambini”. A creare il ‘marchio’ della locale pro loco, sono stati i bambini delle scuole elementari, o meglio, sono stati loro, con i loro disegni a dare l’idea. In particolar modo, è stato il disegno dell’ alunno Jodi Battistini che ha riscosso maggior successo e dal quale si è partiti per creare il logo. Jodi nel suo disegno, premiato insieme a quello di Martina Bastone dal quale si è ‘copiato’ l’idea di inserire il vecchio palazzo del ‘Kurrituro’, ha riportato, all’interno di uno scudo, le immagini più emblematiche del centro arbereshe del crotonese: l’aquila bicipite e il busto di Skandenberg, simboli della cultura e delle origini arbereshe della piccola comunità, la bandiera italiana ed il monumento ai caduti sito in largo Skanderberg. Da questo disegno ha preso spunto il gruppo dirigente della Pro loco, con l’ausilio tecnico-grafico di Celeste Basta, per creare il logo. Si è partiti proprio dallo scudo di Jodi, rimodellato e colorato di bianco e verde, i colori del comune, all’interno del quale sono stati inseriti l’aquila bicipite, il tricolore, il monumento ai caduti ed il vecchio palazzo del ‘Kurrituro’. Per il presidente Pasquale Alfieri, il logo della pro loco rappresenta al meglio Carfizzi con le sue origini ed i suoi simboli.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 29/30  Aprile 2008

Carfizzi, tradizionale festa dei lavoratori
MONTAGNELLA DA NOVANT'ANNI SIMBOLO
DEL 1° MAGGIO

Anche quest’anno, come accade ormai dal 1919, si festeggia il Primo maggio alla Montagnella.
Una manifestazione organizzata dai tre comuni arbereshe della provincia di Crotone, Carfizzi, Pallagorio e San Nicola dell’Alto in collaborazione con la Regione Calabria, l’amministrazione provinciale, la Comunità montana dell’alto crotonese, il comune di Melissa, la sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, le Pro loco dei tre comuni albanofoni e quella di Cirò Marina, l’associazione pro Melissa, e la Banca popolare di Crotone.
A dare inizio alla novantesima edizione della Festa del lavoro alla Montagnella l’esibizione, a partire dalle 8, delle bande musicali per le vie di Carfizzi, Pallagorio e San Nicola e successiva partenza per la Montagnella.
Prima del saluto delle autorità politiche e sindacali, si esibiranno gli ‘Sbandieratori del Palio di Bisignano’.
Durante la manifestazione ci sarà la premiazione degli alunni dell’istituto comprensivo di Pallagorio vincitori del “Premio arbereshe 2008” e l’esibizione della banda musicale di Carfizzi-Pallagorio.
Dal 30 aprile al 4 maggio, nei locali della Casa comune sarà esposta la mostra ‘1946/1950 – Il movimento delle lotte contadine in Calabria.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 29/30  Aprile 2008

A Carfizzi il 25 aprile è stato celebrato con gli alunni dell'istituto comprensivo
FESTA PER LA COSTITUZIONE
Ai bambini tricolore e legge fondamentale della repubblica

Venticinque aprile dedicato alla Costituzione.
In questo modo venerdì scorso sono state festeggiate, dinanzi al monumento ai caduti in guerra, la liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista ed i sessant’anni della Costituzione italiana.
Alla manifestazione organizzata dalla locale proloco in collaborazione con il comune e le scuole elementari, hanno preso parte oltre al sindaco Caterina Tascione ed il suo vice Marianna Leonetti, le autorità militari, il comandate della stazione dei Carabinieri di San Nicola, Pasquale Crugliano ed il carabiniere scelto Cosimo Damiano Bruno, la Guardia di Finanza comando di Cirò Marina, con il vice brigadiere Giuseppe Scaramuzza e l’appuntato scelto Giovanni Manisco, il capo reparto dei Vigili del fuoco Scorza, Pino Basta comandante dei vigili urbani di Carfizzi, il parroco della piccola comunità don Vincenzo Ambrosio, il direttore dell’istituto comprensivo di Pallagorio De Simone ed il presidente della pro loco Pasquale Alfieri.
Largo Skanderberg era gremita di bambini. Sono stati loro i protagonisti del 25 aprile carfizzoto, in quanto con loro si è voluto festeggiare il 63° anniversario della liberazione ed i sessant’anni della Costituzione.
“Bisogna educare i giovani ad una nuova cultura, ha esordito il vice sindaco, nonché insegnante, di Carfizzi Marianna Leonetti. Alla cultura della pace, della non violenza, la cultura della tolleranza. La scuola in tutto questo crediamo abbia un ruolo fondamentale”.
“E’ la scuola, ha proseguito, il luogo della conoscenza e soprattutto della conoscenza della storia e della memoria storica. Perché un popolo senza memoria storica non sa dove deve andare”.
Nel concludere il suo intervento la Leonetti ha elogiato gli alunni della scuola elementare del plesso di Carfizzi per l’impegno dimostrato nel prepararsi alla manifestazione, con disegni e poesie con la pace come tema.
Per il sindaco di Carfizzi Caterina Tascione il 25 aprile è una data importante perché “giorno che ha dato la libertà all’Italia”. Una ricorrenza da “ricordare per non dimenticare”. Il primo cittadino ha ricordato come dalla liberazione dal nazifascismo sia nata la Costituzione. Una legge fondamentale da difendere e da rispettare.
Quindi sono intervenuti il direttore De Simone, che si è complimentato con gli organizzatori della manifestazione, ed il presidente della pro loco “Franco Raffaele” Pasquale Alfieri.
Conclusi gli interventi sono stati premiati i due disegni dai quali si è preso spunto per creare il logo della locale pro loco.
Vincitori del concorso sono stati gli elaborati dell’alunno Jodi Battistini, disegno dal quale si è partiti per creare il logo ‘copiando’ lo scudo, l’aquila bicipite, il tricolore ed il monumento ai caduti, e quello di Martina Bastone che aveva come tema il vecchio palazzo del ‘kurrituro’.
Prima della consegna, da parte del sindaco e delle autorità militari, dei simboli della Repubblica italiana, Costituzione e bandiera Tricolore, a tutti i bambini presenti in piazza, gli alunni della scuola elementare hanno cantato la canzone arbereshe ‘Zemer me zemer’ (cuore con cuore) – Nina nanna arbereshe (parole degli alunni delle classi 3, 4 e 5 elementare e musica del maestro Giovanni Pollizzi), con la quale hanno vinto il premio per la musica al concorso Castelfiaba di Santa Severina.
Prima della collusione della manifestazione, un gruppo di alunni Emilia Basta, Martina Bastone, Vittorio Bastone, Eugenia Lettieri, Lorenzo Panebianco, Ada Pollizzi, Giuseppe e Marco Pompò e Lorenzo Panebianco, hanno ripercorso la nascita del diritto e della Costituzione italiana.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" dell'18/21  Aprile 2008

Il Partito democratico ha superato il 60%: il risultato
più alto nella provincia di Crotone
CARFIZZI IL COMUNE PIU' VELTRONIANO

Carfizzi è “veltroniana”. È questo il responso uscito dalle urne lo scorso 14 aprile.
Il neo Partito democratico, sia alla Camera dei deputati che al Senato della repubblica, nel piccolo centro arbereshe, ha superato abbondantemente il 60% delle preferenze.
Rispetto alle elezioni politiche di due anni fa, in cui alla Camera l’Ulivo (Ds – Margherita) aveva raggiunto il 49,79%, questa volta il Pd “sbanca” raggiungendo il 60,97% (275 voti), oltre 10 punti percentuali in più.
Per il partito coordinato dal presidente della Provincia Sergio Iritale, quello di Carfizzi, percentualmente, è il miglior risultato di tutta la provincia di Crotone. In nessuno dei 27 comuni del crotonese, il partito di Veltroni supera il 60% dei voti.
Anche al Senato i democratici stravincono: al Pd il 58,31% delle preferenze dei carfizzoti. Al Senato come alla Camera, dove rispetto a due anni fa Ds e Margherita avevano avuto rispettivamente il 44,37% ed il 4,05% dei voti, il partito guidato dall’ex sindaco di Roma ha aumentato i suoi voti del 10%.
Per quanto riguarda la coalizione guidata da Berlusconi, il Popolo della libertà si attesta al 20% (19,95% alla Camera ed il 20% al Senato) delle preferenze, il risultato più basso di tutta la provincia ma, se paragonato a due anni fa, i voti al proprietario di mediaset aumentano di circa 5 punti percentuale (Fi ed An insieme avevano circa il 15%).
In tendenza con il risultato nazionale è l’affermazione dell’Udc: 5,54% alla Camera e 5,78% al senato. Un risultato, però, in calo rispetto alle politiche del 2006 in cui il partito dello “scudo crociato” aveva il 7% dei voti.
Come nel resto del territorio provinciale, anche a Carfizzi delude il risultato de “La sinistra”. Il nuovo soggetto della sinistra italiana raggiunge, per entrambe le Camere, un misero 2,6 percento (tra il 12 ed 15 percento in meno rispetto all’aprile 2006).
Da segnalare come anche nel piccolo centro arbereshe sia diminuito, anche se di poco (4%), il numero degli elettori: si è passati dal circa 73,5% al 69,2%, comunque superiore alla percentuale di votanti provinciale che si aggira intorno al 65%.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" dell'15/17  Aprile 2008

Dopo la partecipazione dell'Amministrazione al bando regionale
STABILIZZATI QUINDICI LPU DAL COMUNE DI CARFIZZI

Anche i 15 lavoratori di pubblica utilità, in assegnazione al comune di Carfizzi, sono stati stabilizzati.
Grazie, alla richiesta di stabilizzazione avanzata dal comune ed al Decreto Direttoriale, emanato dal Ministero del lavoro lo scorso 1 aprile, che disciplina la stabilizzazione, a tempo part-time ed indeterminato, degli Lpu ed Lsu nei comuni con meno di 5.000 abitanti, quindici lavoratori precari (sette donne e otto uomini), dopo dieci anni vedono risolversi il loro stato di lavoratori precari.
Un progetto, in proporzione, tra i più grossi della provincia di Crotone (all’inizio i lavoratori erano venti), messo in piedi nel 1998 dall’allora giunta guidata dal sindaco Nello Alfieri ed incentrato sulla gestione e rilancio dell’ex ostello.
Progetto proseguito dall’attuale amministrazione che nei mesi scorsi aveva aderito al bando regionale di stabilizzazione.
Soddisfatta, per aver raggiunto l’obiettivo, il sindaco Caterina Tascione ha detto: “Nei mesi scorsi abbiamo avanzato, ai sensi del bando regionale, la richiesta di stabilizzazione dei nostri quindici giovani Lpu, richiesta che ci è stata accolta e per noi questo è una grande soddisfazione, perché dopo anni di precariato e di assenza di tutele questi giovani diventano lavoratori ai quali vengono riconosciuti diritti e tutele.
Una stabilizzazione alla quale abbiamo lavorato, partecipando a tutte le riunioni indette sia dalle istituzioni che dai sindacati. Nei prossimi giorni porterò in giunta l’argomento ed insieme agli amministratori organizzeremmo la nuova distribuzione di lavoro e competenze.
Per il comune questi giovani sono un’ottima risorsa, sia perché sono quindici lavoratori in più, ma anche e soprattutto perché in paese rimangono quindici giovani.”
Altrettanto contento anche l’ex primo cittadino, oggi consigliere dell’opposizione: “C’è grande soddisfazione personale” – ha affermato Nello Alfieri – “per vedere dopo dieci anni un progetto che io e l’amministrazione che presiedevo ha avviato, in un periodo che tra l’altro non sembrava tanto favorevole ai piccoli comuni, e noi allora siamo stati, tra i piccoli comuni, quelli che hanno avuto l’approvazione del progetto più grosso”.
“Considero questo” - ha proseguito Alfieri – “un passaggio di tutta la vicenda, nel senso che la stabilizzazione per come avviene in questo momento, ad orario ridotto a stipendio ridotto, non può essere ritenuto un punto d’arrivo, senz’altro un buon punto di passaggio e di questo bisogna dare atto al governo Prodi. Nei prossimi anni mi auguro che i futuri governi e gli enti locali interessati riescono a mettere in campo tante energie, tante risorse e tante idee da permettere a questi giovani di stabilizzarsi ed avere un lavoro non solo sicuro, ma anche produttivo e definitivo per tutto l’arco della loro vita”.
Intanto entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta ufficiale, i comuni dovranno procedere alle assunzioni e nei successivi 30 trasmettere al Ministero del lavoro la documentazione relativa alle assunzioni (contratti a tempo pieno o parziale ed indeterminato), il quale provvederà all’erogazione del contributo annuale di circa 9.000 euro.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" dell'8/10  Aprile 2008

Il progetto fa parte del programma 2008 stilato dalla Pro loco "Francesco Raffaele"
CARFIZZI, UN PAESE DA SCOPRIRE

È stato approvato lo scorso 30 marzo, dall’assemblea generale dei soci, il programma d’azione 2008 della Pro Loco “Franco RAFFAELE” di Carfizzi (KR).
Il programma, già precedentemente approvato dal Consiglio di amministrazione, prevede una serie di manifestazioni volte a promuovere turismo e cultura.
Tra le attività in cantiere, il progetto “Carfizzi, un paese da scoprire”.
Un progetto questo, recita il programma, “di promozione ed accoglienza turistica finalizzato a migliorare la politica d’accoglienza e l’immagine turistica di Carfizzi e a predisporre quanto necessario per consentire all’Associazione di poter far parte della RIAT, la Rete Informativa e d’Assistenza Turistica che l’UNPLI Calabria, cui la Pro Loco di Carfizzi aderisce, intende porre in cantiere. Nello specifico, per l’anno 2008, il Progetto prevede: l’istituzione dell’Ufficio IAT, (Informazioni Accoglienza turistica); il censimento delle case disabitate per affittarle ai turisti che eventualmente verranno a visitare il paese; l’approntamento di servizi turistici tipo itinerari cittadini e rurali, itinerari comprensoriali, convenzioni con le strutture ricettive operanti sul territorio ecc; l’approntamento di un sito Internet dedicato a Carfizzi, in grado di offrire una panoramica delle risorse e dei servizi d’interesse turistico presenti sul territorio e la realizzazione di materiale promozionale inerente al territorio di competenza”.
Il programma, messo in piedi dalla neonata proloco carfizzota, prevede per i mesi di aprile-maggio: una manifestazione sui sessant’anni della Costituzione italiana che vedrà coinvolti i bambini della scuola primaria di Carfizzi e un’iniziativa sul Primo maggio: “I° Maggio a Carfizzi. Chi siamo, cosa vogliamo fare…”.
Per il periodo estivo, giugno-agosto, è previsto il ritorno della “Java arbëreshe. Settimana dedicata alla musica arbëresh e non solo…”. Una settimana incentra sulla musica e la cultura arbëresh. Tra le manifestazioni che rientrano nella “Java”: il festival “Kindomi bashkë” (Cantiamo insieme); il “Karaoke arbëresh e non solo….”; la Caccia al tesoro in arbëreshe ed una mostra fotografica dal titolo: “Mostra Biblico-fotografica. L’evoluzione di un popolo”.
Sempre per la stagione estiva è in programma: una rassegna cinematografica; la manifestazione “Culture a confronto – Serata di danze popolari…. E non solo”; Cena sotto le stelle con la degustazione di prodotti tipici locali e “Sconcerto” Concerti di Musica blues, Swing e Soul.
Il “fresco” programma 2008 della proloco albanofona, che si conclude nel mese di dicembre, prevede: l’organizzazione della manifestazione “Ricordando Franco. .. Incontro tra le Associazioni di Carfizzi”; Carfizzi in fiera (fiera calabro-lombarda a Rho); un concorso di scrittura, dal titolo “I bambini raccontano”; la sagra del mosto cotto; la visita della pro loco in Germania ed il “Natale a Carfizzi… Sagra del maiale”.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 4/7  Aprile 2008

Carfizzi, ospiti del centro d'accoglienza del Copross
CORSO PIONIERI CROCE ROSSA, A LEZIONE GIOVANI IMMIGRATI

È partito lo scorso mese di febbraio il secondo corso per aspiranti pionieri della Cri, organizzato dalla locale sezione della Croce rossa.
Un corso al quale partecipano dodici ragazzi, cinque di Carfizzi e sette giovani immigrati presenti al Centro di accoglienza gestito dal Copross.
“Una bella esperienza”, viene definita in coro dai sette giovani immigrati. Ameh, Ayub, Habeeh, Jawad, Rezza, Sadeq e Yussuf, voglio: “aiutare gli altri”. È questo il loro principale obiettivo di questi ragazzi che provengono da territori martoriati dalle guerre: Afghanistan, Togo ed Etiopia. Per questo, una volta concluso il corso vogliono impegnarsi nell’aiutare l’altro, dedicare alcune ore della loro giornata al volontariato, dicono che il corso insegna a salvare le vite di altre persone.
Un impegno già dimostrato durante le ore di lezione, sempre presenti ed attenti.
Intanto il corso è anche un modo per continuare la loro integrazione con i giovani e la piccola realtà carfizzota.
Soddisfatto per la partecipazione dei giovani immigrati al corso è il coordinatore dei pionieri carfizzoti, Mariano Affatato, secondo il quale il corso oltre a formare nuovi volontari e quindi aumentare il numero dei pionieri, è un modo per socializzare e conoscere meglio i ragazzi.
Anche Pino Viviani, responsabile della locale sezione Cri, parla di esperienza positiva, e dei giovani immigrati come ragazzi entusiasti e motivati.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 28/31  Marzo 2008

Invariate le tariffe ici e Tarsu
CARFIZZI, APPROVATO IL BILANCIO PREVENTIVO E PIANO DELLE OPERE

Si è tenuto mercoledì scorso il consiglio comunale rinviato lo scorso 19 marzo. La richiesta di sospensione e di riconvocazione era arrivata dai consiglieri di minoranza secondo i quali era stato violato l’articolo 21 del Regolamento comunale di contabilità che disciplina la “procedura per la formazione e l’approvazione del bilancio di previsione”.
Un consiglio, quello di mercoledì, durato oltre due ore e mezzo durante il quale sono stati discussi ed approvati nove punti all’ordine.
Dopo l’approvazione dei primi due punti, approvazione dei verbali della seduta precedente e l’individuazione delle aree alienabili, si è passati alla discussione del programma triennale dei lavori pubblici per gli anni 2008/2010 e dell’elenco dei lavori da realizzare nel 2008.
Sul argomento ha introdotto il sindaco che ha elencato gli interventi da realizzarsi nel corso del triennio. “Aldilà delle opere rimaste invariate, ha detto il primo cittadino, sono state inserite alcune opere pubbliche che riguardano: il consolidamento idrogeologico dell’area “Timpe della chiesa”; sistemazione dell’area “Cicotto”; una sistemazione delle case dell’Aterp; la riqualificazione del centro urbano della zona che riguarda il centro storico non ancora recuperato; la viabilità interpoderale ed il risanamento della zona di Sant’Antonio”.
Prima dell’approvazione è intervenuto il consigliere di minoranza, Nello Alfieri, che ha chiesto informazioni sulla costruzione di una palestra in località Menzivono e la sistemazione della palestra di via Gramsci.
“Vorrei sapere, ha detto Alfieri rivolgendosi al sindaco Caterina Tascione, se ci ritroveremmo con due palestre?”.
Il sindaco ha risposto che non ci saranno due palestre, ma una destinazione d’uso diversa di quella già esistente. “Questa amministrazione ha ritenuto, ha detto il primo cittadino, di fare una richiesta per la variazione della palestra, spostandola nella parte dove ci sono tutti gli altri impianti sportivi e trasformare la palestra esistente: la parte bassa in garage e la parte superiore in un centro polivalente”.
Il punto è stato approvato dai soli consiglieri di maggioranza, mentre la minoranza ha votato contro.
Nell’introduzione al bilancio di previsione, il sindaco ha messo in evidenza le difficoltà dei piccoli comuni a far quadrare il bilancio, in virtù di sempre minori trasferimenti da parte dello Stato.
Tascione ha dichiarato di puntare molto sulla scuola, “perno centrale della comunità”, la cultura, il sociale, l’ambiente, le energie alternative ed il non aumento dei tributi.
Il ragioniere comunale Francesco Tocci ha poi “snocciolato” i numeri del bilancio di previsione del 2008, che non prevede aumenti per Ici e Tarsu.
Alfieri ha sottolineato che l’amministrazione si dice attenta alla scuola, ma in bilancio non sono previste somme per la sistemazione dell’edificio scolastico, che evidenzia qualche carenza, ne per la didattica.
Nel suo intervento il consigliere di minoranza critica l’adesione del comune alla Soakro, per la gestione del servizio idrico, senza – a suo avviso - una trattativa reale, perché “la situazione del comune di Carfizzi è diversa dagli altri, perché gli interventi che si dovranno effettuare non sono gli stessi. A differenza degli altri comuni non si dovranno costruire impianti di depurazione”.
Sull’argomento il sindaco ha sostenuto che esistono i depuratori ma non tutte le pompe sono funzionanti, anzi sembra funzioni solo un dei depuratori presenti.
Sulla questione acqua è intervenuto anche il consigliere di maggioranza Andrea Amodeo che ha chiesto il non aumento delle tariffe da parte della società di gestione.
Il bilancio è stato approvato con 8 voti favorevoli e tre contrari.
Successivamente si è passati a discutere del riconoscimento dei debiti fuori bilancio formatisi a causa di un esproprio avvenuto nel 1985 avverso il quale una famiglia di Carfizzi ha fatto ricorso contro il comune. La minoranza ha criticato la decisione dell’amministrazione di proporre ricorso contro la sentenza, che condanna il comune al pagamento sostenendo che la soluzione migliore sarebbe stato il pagamento immediato. Di contro l’amministrazione ha puntualizzato che si vuole rispettare la sentenza pagando gli eredi, ritenendo che si sarebbe potuto arrivare al pagamento già anni fa. Il riconoscimento del debito è stato votato all’unanimità dei presenti.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 21/27  Marzo 2008

Carfizzi, la minoranza denuncia il non rispetto dei tempi
CONSIGLIO RINVIATO
Dura polemica tra Tascione e Alfieri

Il consiglio comunale previsto per lo scorso 19 marzo non si è svolto. Nessuno dei nove punti all’ordine del giorno è stato discusso.
La ragione? La richiesta da parte dei consiglieri comunali di minoranza presenti in aula, Nello Alfieri e Michele De Paola, di invalidare la seduta e riconvocarla successivamente.
Secondo i consiglieri di minoranza non è stato rispettato l’articolo 21 del Regolamento comunale di contabilità che disciplina la “procedura per la formazione e l’approvazione del bilancio di previsione”.
Per Nello Alfieri il consiglio è stato convocato il 12 marzo prima che scadessero i dieci giorni previsti, dal regolamento contabile, dalla data di deposito (7 marzo notifica ai consiglieri dell’avvenuto deposito degli atti) e dalla messa a disposizione dei consiglieri dei documenti contabili.
“Lunedì mattina sono stato in comune e non ho potuto misurarmi con le carte, ha detto Alfieri. Mi sono rivolto al sindaco ed ho detto: “sindaco non ne facciamo una questione formale, ma dato che vorremmo contribuire per la nostra parte. A noi dovete metterci in condizione di poter realmente studiare la situazione”. Mi aspettavo che lunedì pomeriggio qualcuno mi telefonasse per dirmi che era stata organizzata un incontro per discutere. Non è arrivato nulla. A questo punto è logico che la questione formale diventa sostanziale e giuridica, per la quale riteniamo che il consiglio venga riconvocato”.
Secondo il sindaco Caterina Tascione, il tempo per visionare gli atti c’è stato, e che si è convocato il consiglio qualche giorno prima solo per consentire al ragioniere comunale di essere presente (era prevista la sua assenza per qualche giorno) e relazionare sul bilancio.
Nel suo intervento il primo cittadino ha definito l’argomentazione di Alfieri una scusa ed ha ricordato un precedente.
“Lei quando faceva il sindaco, rivolgendosi a Nello Alfieri, esattamente nel bilancio di previsione del 2003, ha convocato il consiglio prima dei termini: ha depositato gli atti il 15 maggio 2003 ed ha convocato il consiglio il 27 maggio 2003. Ha fatto la stessa cosa che ho fatto io”. Di contro l’ex sindaco ha sostenuto che se il consiglio si è tenuto “in un modo o nell’altro i problemi sono stati messi in un modo di non scoppiare”.
Quindi è intervenuta la segretaria secondo la quale il consiglio è legittimo perché non sono stati lesi i diritti dei consiglieri. Di contro dalla minoranza hanno continuato a sostenere che il consiglio deve essere riconvocato per violazione del regolamento contabile.
Dopo oltre mezz'ora di discussione il sindaco ha deciso di sciogliere il consiglio e di riconvocarlo successivamente.
Nove erano i punti all’ordine del giorno: oltre all’approvazione dei verbali della seduta precedente; l’individuazione di aree alienabili; l’approvazione del programma triennale dei lavori pubblici per gli anni 2008/2010, nonché l’elenco dei lavori da realizzare nel 2008; il bilancio annuale di previsione per l’esercizio 2008; la relazione previsionale programmatica per il triennio 2008/2010; il bilancio pluriennale per il triennio 2008/2010: esame ed approvazione; riconoscimento debiti fuori bilancio, relativa causa Varipapa/comune; approvazione regolamento internet social point; adesione all’associazione città dell’olio; istituzione dei De.Co. (denominazione comunale) e vendita suolo comunale.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 7/10  Marzo 2008

Annunciato dal sindaco Tascione
PRESENTATO IL PSR E CARFIZZI DIVENTA 'CITTA' DELL'OLIO'

Il Psr 2007-2013 della Calabria, è stato al centro dell’incontro svolto mercoledì scorso nei locali della Casa comune a Carfizzi.
All’incontro, al quale hanno partecipato agricoltori, appassionati e curiosi, hanno relazionato il sindaco della comunità albanofona Caterina Tascione, il funzionario del dipartimento agricoltura della regione Calabria Carmine Maio e l’agronomo Salomone Spina.
I lavori sono stati aperti dall’introduzione del sindaco Caterina Tascione che, presentando l’iniziativa, ha definito il Piano di sviluppo rurale: “il volano per lo sviluppo del territorio”.
Prima di concludere l’intervento, il primo cittadino ha annunciato l’adesione del comune all’associazione “Città dell’olio”. Un’adesione, ha detto la Tascione, che consentirà all’olio locale di avere un marchio di qualità.
Quindi, concluso l’intervento del sindaco, è intervenuto Carmine Maio che, con l’ausilio di una serie di diapositive, ha prima illustrato e spiegato tutte le misure previste dal Piano e poi ha informato i presenti sulle procedure e le modalità per partecipare ai futuri bandi.
Nel suo intervento, Maio non si è limitato solo alla presentazione del Psr, ma ha anche parlato di tutela del prodotto locale ed ha indicato alcuni strumenti innovativi, come la De.Co (denominazione comunale), che ha lo scopo di censire e valorizzare quei prodotti agro-alimentari che sono legati alla storia, alle tradizioni e alla cultura del territorio comunale. A tal proposito ha indicato, consegnando al sindaco una serie di documenti, la strada da seguire.
Prima di concludere il suo contributo Carmine Maio ha voluto parlare di potenzialità e criticità dell’agricoltura carfizzota snocciolando una serie di dati ed ha invitato i presenti a consorziarsi in modo tale da essere più competitivi sul mercato.
L’incontro si è concluso con l’intervento tecnico dell’agronomo Salomone Spina che si è soffermato sulle varie misure previste dal Psr e sulle modalità per attingere ai finanziamenti.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 4/3  Marzo 2008

Il talento di Giuseppe Basta di Carfizzi
IL PICCOLO POETA SCRIVE LE SUE SENSAZIONI IN 'ARBERESHE'

“Le sensazioni”, “Karfici” (Carfizzi), “Pramvera” (Primavera) ed “Il paese”, sono i titoli delle quattro poesie dal piccolo Giuseppe Michele Basta.
Giuseppe non è un poeta, non è uno scrittore ma un bambino di otto anni di Carfizzi che frequenta la terza elementare.
Quattro brevi poesie, due in arbereshe e due in italiano, semplici, scritte da un bambino semplice con la passione della scrittura che vuole continuare a coltivare tanto che tra i lavori che gli piacerebbe fare da grande c’è il giornalista.
Le sue poesie Giuseppe le ha scritte, tra il 2006 ed il 2007, quando aveva sei anni e frequentava la prima elementare. “Le mie poesie le scrivo a casa, quando ho tempo libero”, dice il piccolo imbarazzato. “Quando ho delle sensazioni le riporto sul quaderno delle poesie. Adesso è un po’ di tempo che non scrivo niente, ma ho intenzione di scriverne delle altre”.
Tra le sue poesie, o pensieri perché cosi li chiama lui, ce ne sono due dedicate al suo piccolo paese, “Karfici” e “Il paese”. Scritti in cui descrive e loda il paese in cui vive definendolo: piccolo, bello e pieno di fiori.
Fiori e colori che ritroviamo nella semplice ma efficace poesia “Pramvera” scritta in arbershe: “Pramvera esthe nje dite e bukur/Pse kur ze pramvera hora jone/Eshte e kullerarum./Barkunet jone me lulle e/Kur dajmi te dera gjemi/gjato gurdure. (La primavera è un giorno bello, perché, quando arriva, il nostro paese si colora. I balconi sono pieni di fiori e per strada si respira un aria inebriata di profumi).
Giuseppe non ha solo la passione della scrittura, ama anche la musica. Infatti, all’età di sei anni ha chiesto ai suoi genitori di poter andare a lezione di musica e da allora suona e studia il sax soprano nella banda musicale del paese.
Una passione quest’ultima, come quella della scrittura, che il piccolo Giuseppe vuole continuare anche da grande.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 4/7  Marzo 2008

Promosso dalla Comunità montana
OCM VINO E POTATURA A CARFIZZI SEMINARIO TENUTO DALL'ASSESSORE

Continuano i seminari informativi e formativi organizzati dall’assessore della Comunità Montana Alto Crotonese Andrea Amodeo.
Dopo l’incontro sui vini, martedì scorso è stata la volta della potatura degli alberi da frutta e della nuova Ocm vino (Organizzazioni comuni di mercato).
Un argomento che ha incuriosito sia addetti ai lavori che cittadini comuni.
Infatti, al seminario, svolto nei locali della Casa comune, erano presenti sia agricoltori locali che di San Nicola dell’Alto, appassionati e semplici cittadini.
I lavori aperti dall’introduzione dell’assessore, nonché agronomo, Amodeo, hanno visto, per circa un’ora, la proiezione di video e spiegazione sulle tecniche e metodi di potatura di alcuni alberi da frutta.
Quindi conclusa la prima fase incentrata tutta sulla potatura, si è passati alla spiegazione delle linee guida sul nuovo Ocm vino che entrerà in vigore nel mese di agosto del prossimo anno.
Secondo Amodeo, il nuovo Ocm vino che dovrà essere recepito dall’Italia nei prossimi mesi, aiuta l’agricoltore introducendo maggiore competitività e qualità.
Alla fine della relazione, Amodeo ha annunciato che sull’argomento ci saranno nuovi incontri di approfondimento.
Prima della chiusura della serata l’assessore, ha prima invitato i presenti a partecipare all’incontro sulla potatura dell’ulivo che si terrà nei mesi prossimi, e poi offerto una degustazione di vini bianchi del Cirò e locali.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 19/21  Febbraio 2008

Associazione intitolata a Francesco Raffaele
LA PRO LOCO DI CARFIZZI E' RINATA DOPO 10 ANNI

Dopo oltre un decennio a Carfizzi ritorna la pro loco.
La nuova associazione costituita ufficialmente lo scorso 15 febbraio, sarà presieduta da Pasquale Alfieri e porterà il nome di Francesco Raffaele, il giovane carfizzoto che lo scorso 7 gennaio ha perso prematuramente la vita in un tragico incidente stradale.
Una scelta questa, come quella di intitolare la neonata associazione Avis a Francesco Basile, condivisa non solo dai soci e dai componenti gli organismi dei due enti, ma da tutta la comunità locale.
L’intento della nuova pro loco, a detta del presidente, è quello di unire le forze politico-sociali locali e fornire un valido supporto per lo sviluppo culturale, sociale e turistico della piccola comunità arbereshe.
“Tra i nostri principali obiettivi, ha detto il presidente Pasquale Alfieri, abbiamo quello di unire le forze politico-sociali della nostra comunità. Mentre le attività spazieranno dalla cultura alla promozione dell’artigianato locale e l’agricoltura. Il sociale, la promozione del territorio, il turismo e la formazione”.
Intanto i componenti del consiglio dei amministrazione sono già a lavoro: lunedì parte il tesseramento e l’8 marzo, in occasione della Festa della donna, il nuovo ente esordirà con una giornata di riflessione incentrata sul significato dell’8 marzo.
Questi i componenti gli organi interni della nuova pro loco, ai quali è stato assegnato un settore di competenza: Pasquale Alfieri che ricoprirà la carica di presidente, Antonio Amato vice presidente, Domenica Amoroso segretaria, presidente del collegio dei revisori dei conti Bruna Donati. Comporranno il consiglio di amministrazione: Giuseppe Abate, Antonio Bastone, Agostina Esposito, Giovanni Pollizzi, Emma Peluso, Maria Sabatino, Eugenio Scarpelli, Maria Spadafora, Carmela Viviani, Domenica Viviani e Giuseppe Viviani.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 15/18  Febbraio 2008

La sezione, che sarà guidata da Emma Peluso,
è stata intitolata a Francesco Basile
AVIS CARFIZZI: ELETTO IL PRESIDENTE

È Emma Peluso la presidente della neonata sezione “Avis Francesco Basile” di Carfizzi.
Sezione alla quale si è voluto dare il nome del giovane universitario di Carfizzi scomparso prematuramente lo scorso mese di agosto, che dell’Avis era donatore.
L’elezione, all’unanimità, della presidente e degli organismi interni è avvenuta nei giorni scorsi nei locali della casa canonica, dove avrà sede l’associazione.
La neo presidente, nella sua attività, sarà coadiuvata da un gruppo di persone di buona volontà e convinti sostenitori dall’attività di donazione composto da Caterina Alfieri, che ricopre il ruolo di vice presidente, da Mimma Amoroso segretaria, dal presidente onorario don Vincenzo Ambrosio e da un gruppo di soci fondatori costituito da Giuseppe Curcio, Concetta De Simone, Maria Renda e Maria Spadafora.
Una sezione questa carfizzota la cui fase di costituzione era iniziata, su iniziativa del parroco locale don Vincenzo e della stessa neo presidente, circa un anno fa con i primi incontri organizzativi e le prime donazioni.
Un anno durante il quale si è lavorato non solo alla sua costituzione ma anche all’organizzazione delle giornate del donatore, raccogliendo in tre giornate diverse, oltre quarantacinque sacche di sangue.
Sulla nascita della nuova associazione, nella piccola comunità arbereshe, hanno espresso tutti grande soddisfazione.
Per la presidente Peluso, da anni donatrice attiva sia di sangue che di plasma, si è detta soddisfatta della nascita della sezione ed orgogliosa del ruolo che gli è stata assegnato.
“L’obiettivo, ha detto la Peluso, è quello di sensibilizzare sempre più persone a donare il sangue. Un gesto che può salvare la vita di altre persone”.
Intanto i componenti l’associazione sono già a lavoro: organizzare per il prossimo mese di marzo una nuova giornata del donatore.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" dell'8/11  Febbraio 2008

Tradotto il romanzo dello scrittore di Carfizzi
IL 'MOSAICO' DI ABATE CONQUISTA LA FRANCIA

Tappa parigina per lo scrittore originario di Carfizzi, Carmine Abate.
Occasione, della presenza di Abate in terra francese, la presentazione de “La mosaique de la grande epoque”, il suo ultimo romanzo “Il mosaico del tempo grande” tradotto da Nathalie Bauer e pubblicato dalla casa editrice Seuil.
Presentazione che è avvenuta all’interno della “Festa del libro e delle culture italiane”. Tre giorni, dall’1 al 3 febbraio, di discussioni, tavole rotonde, proiezioni, incontri culturali, presentazione, al pubblico d’oltralpe, di nuovi autori italiani e di quelli già tradotti e noti come Abate.
Infatti, Abate è già noto alla critica letteraria francese. La gran parte dei suoi romanzi, da ‘Il muro dei muri’ (Entre deux meurs) a ‘La Moto di Skanderbeg’ (La moto de Skanderbeg), da ‘Il Ballo tondo’ (La ronde de Costantino) fino a quest’ultimo, sono stati tradotti ed editi in Francia.
‘La mosaique de la grande epoque’, è stato presentato lo scorso 3 febbraio, dallo stesso autore e dal giornalista del quotidiano ‘Le monde’, Philippe-Jean Catinchi.
Come i suoi ‘predecessori’ pubblicati in Francia, il romanzo di Abate, sta riscuotendo un grande successo sia tra i lettori che tra la critica transalpina.
Frederc Vitoux, su “Le nouvel observateur” definisce “Il mosaico del tempo grande” un romanzo complesso e lirico: “Il romanzo più complesso e più lirico di Abate, scrive Vitoux, che possiede un’emozione e un luminoso virtuosismo narrativo che donano a ciascuna delle sue pagine una luce calda, fraterna ed avvincente”.
Per la casa editrice Seuil “Il mosaico” che offre Abate è: “Impregnato di colori, di profumi, di sensazioni del sud Italia”, in cui risuonano mille sonorità provenienti da un piccolo villaggio “albano-calabrese”.
Durante la tre giorni nella capitale francese, lo scrittore di origini arbereshe, oltre a presentare il suo romanzo, ha partecipato, insieme agli scrittori Giuseppe Lupo e Bertrand Visage, anche alla tavola rotonda “Il lungo romanzo del sud”.
Oltre al successo che sta ottenendo in Europa, dove i suoi romanzi vengono tradotti e pubblicati in molti stati, nei giorni scorsi, lo scrittore di origini arbereshe, con il romanzo “Tra due mari” pubblicato in Italia dalla Mondadori nel 2002 e vincitore di numerosi premi, è ‘sbarcato’ negli Stati Uniti dove è già stato recensito da importati riviste culturali.
Intanto, lo scorso 5 febbraio la Mondadori ha pubblicato tra gli Oscar “La moto di Skanderberg”.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 25/28  Gennaio 2008

E il romanzo “Tra due mari” approderà negli USA in questi giorni
‘MOTO’ DA OSCAR
Abate conquisterà anche lettori americani

Comincia con numerose, importanti novità l’anno nuovo per lo scrittore di Carfizzi Carmine Abate. In questi giorni uno dei suoi romanzi più belli, “Tra due mari”, approda negli USA, tradotto dalla casa editrice Europa Editions di New York. Ed è già recensito con entusiasmo da due riviste letterarie prestigiose, Kirkus Reviews e Starred Rewiew, come un romanzo “magico” e “pieno di fascino”.

Il romanzo più recente di Abate, “Il mosaico del tempo grande” è uscito invece in Francia, e Le Novel Observateur del 10 gennaio l’ha salutato come “il romanzo più complesso e più lirico di Abate, che possiede un’emozione e un luminoso virtuosismo narrativo che donano a ciascuna delle sue pagine una luce calda, fraterna e avvincente.”

Inoltre, a distanza di nove anni dalla prima, fortunata pubblicazione per Fazi, esce il 5 febbraio una nuova edizione, per gli Oscar Mondadori, de “La moto di Scanderbeg” (pp. 210, euro 8.80): un sorprendente romanzo corale in cui si intrecciano storie d’amore, di impegno civile e di spaesamento. Abate le narra con maestria, affidandole a voci possenti e appassionate che si affollano attorno al protagonista, Giovanni Alessi. Sempre in fuga dalla sua famiglia, dal suo paese in Calabria (la mitica Hora, in provincia di Crotone), dai fantasmi del passato e da se stesso, Giovanni approda in Germania sulle tracce dell’irrequieta e sensuale Claudia che ama fin da ragazzo. A Colonia lavora dapprima come posapietre con uno zio, poi inizia a collaborare alla radio italiana. E intanto, grazie soprattutto ai racconti memorabili della madre (indimenticabili sono le pagine sull’eccidio di Melissa) e alle suggestioni magiche di un misterioso ragazzino dagli occhi di calamita, ripensa la sua storia e quella di suo padre Scanderbeg, affascinante leader delle lotte contadine nell’Italia del dopoguerra, sempre in sella alla sua moto, nel quale sembra rivivere il mitico condottiero dell’epopea albanese contro l’impero ottomano.

«Metafora di ogni meridione del mondo – ha scritto il grande scrittore Vincenzo Consolo – La moto di Scanderbeg è uno dei più felici esiti narrativi di questi anni. E soprattutto un attualissimo romanzo sullo smarrimento della nostra identità e sulla necessità del recupero della memoria».

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da "Il Crotonese" del 22/24  Gennaio 2008

Il container pieno da oltre un mese
RIFIUTI INGOMBRANTI INCENDIATI A CARFIZZI

Spazzatura incendiata solo a Napoli? No.
Domenica pomeriggio a Carfizzi, un container per la raccolta dei materiali ferrosi ed ingombranti, posto nelle immediate vicinanze dell’ex discarica comunale, è stato dato alle fiamme, facendo bruciare ciò che si trovava all’interno, materassi, frigoriferi, lavatrici, plastica e tutto quello che si trovava nelle immediate vicinanze.
Il fumo ed il cattivo odore, emesso dai materiali ardenti, si è diffuso in tutta la zona, fino a raggiungere il centro cittadino.
Solo il tempestivo intervento ed interessamento del tecnico comunale, Domenico Giudice, che ha immediatamente allertato Carabinieri e Vigili del fuoco che, con l’intervento di una ruspa locale, hanno evitato che il container si incendiasse completamente e, quindi, che il fuoco si propagasse nei vicini boschi.
Un incendio che avrebbe potuto provocare non pochi danni vista la fitta boscaglia presente nelle vicinanze.
Pare che a svuotare quel container, già pieno di materiali da oltre un mese, ci doveva pensare l’Afor nell’ambito del progetto Calabria pulita, ma così non è stato e qualcuno ha ben pensato, emulando lo “smaltimento” dei rifiuti nella vicina Campania, di farlo svuotare in ben altro modo.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 18/21  Gennaio 2008

A Carfizzi i fedeli chiedono di non disfare la rappresentazione della Natività
UN PRESEPE BELLO E RICCO DI SIGNIFICATI

Anche quest’anno il presepe della parrocchia di santa Veneranda a Carfizzi ha riscosso un grande successo. In molti lo reputano un’opera da non distruggere, da conservare per l’anno prossimo.
Ma gli ideatori non ne vogliono sapere: “Ogni hanno la nostra parrocchia deve avere un presepe diverso, con un messaggio diverso”, rispondono a chi gli chiede di non disfarlo.
Un lavoro non solo bello ma ricco di significati religiosi che ha visto, per oltre un mese, impegnati Antonio Tascione, Michele Abate, Tommaso Tascione, il giovanissimo Mario Benevento e Leopoldo Basta per la preparazione dei messaggi posizionati all’interno del Presepe.
“Il tema che ho scelto quest’anno è quello del deserto” ha spiegato don Vincenzo Ambrosio, parroco della piccola comunità arbereshe. “Le tre frasi, posizionate all’interno, spiegano già tutto, ha proseguito. La prima è del profeta Isaia : “Nel deserto preparate la via al Signore…”. Nella storia della salvezza, il cammino del popolo attraverso il deserto, durante quarant’anni, assume un significato trascendentale. Lì, nel deserto, Dio ha dichiarato che il suo popolo è sua proprietà sponsale, per questo nel deserto manifesta la sua volontà, ad esempio i 10 Comandamenti, e stabilisce con il suo popolo un’alleanza”. Nel continuare a spiegare il messaggio don Ambrosio si sofferma sulla seconda e terza frase, “Chi ha sete venga a me e beva”, tratta dal Vangelo di Giovanni che spiega come il cammino del deserto è stato quello dei grandi oranti della storia della salvezza: Abramo, Mosè, Elia, Giovanni Battista, e “Fiorì il germoglio di Iesse” tratto dal Libro del profeta Isaia.
Un particolare che ha sorpreso un po’ tutti è stata l’assenza della grotta. La sacra famiglia era posizionata al centro della scena, su un tronco di ulivo germogliato, riferito proprio al brano di Isaia.

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da "Il Crotonese" del 15/17  Gennaio 2008

Il gruppo 'Duomo' è stato ospite del Comune per conoscere la realtà arbereshe ed il centro di accoglienza Asilo
TRE GIORNI A CARFIZZI PER GLI SCOUT DI REGGIO CALABRIA

Tre giorni trascorsi nella piccola comunità arbereshe, per conoscere la realtà locale ed il centro di accoglienza per immigrati ‘Asilo’ gestito dal Consorzio provinciale per i servizi sociali (Copross).
È stato questo l’obiettivo del gruppo scout ‘Duomo Reggio Calabria’.
Sedici ragazzi, tra i sedici ed i vent’anni, e tre educatori, dal 27 al 29 dicembre hanno ‘esplorato’ il piccolo centro crotonese.
“Questa di Carfizzi è una esperienza di campo e di servizio”, dice Gianfranco Schirripa uno dei tre educatori.
“Eravamo interessati ad una realtà che ci consentisse di occuparci di accoglienza, continua, e Carfizzi, segnalataci dal gruppo Agesci di Crotone, ci è sembrata la realtà migliore, da minoranza accolta a quella che accoglie e sa accogliere”.
Durante i tre giorni di permanenza nella comunità albanofona i giovani scout, che hanno alloggiato in alcuni locali messi a disposizione dal comune, sono andati alla scoperta ed alla conoscenza della realtà locale intervistando i cittadini e chiacchierando con l’anziano o il giovane che incontravano per strada, hanno visitato, ospiti del primo cittadino, il palazzo comunale e la biblioteca sede del distretto arbereshe.
Di particolare interesse, durante la ‘tre giorni carfizzota’, è stato l’incontro e la conoscenza dei giovani ospiti del centro ‘Asilo’.
“Tra i nostri ragazzi e quelli del centro di accoglienza c’è stata una simpatia immediata, ci confessa Schirripa, il tempo che abbiamo trascorso insieme è stato molto piacevole”.
L’esperienza carfizzota per i giovani reggini è stata una bella esperienza, colpiti soprattutto dalla bellezza della piccola comunità e la gentilezza, quella genuina, della gente del posto.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" del 11/14  Gennaio 2008

La comunità albanofona piange per la perdita di un bravo ragazzo
COSI CARFIZZI RICORDA FRANCO

Martedì scorso una folla commossa, silenziosa e con il volto solcato dalle lacrime, ha salutato per l’ultima volta Francesco Raffaele, il giovane di Carfizzi che lunedì sera, sulla strada statale 106, nelle vicinanze del fiume Neto, in un incidente stradale, ha perso tragicamente la vita.
Nessuno nel piccolo centro del crotonese, fin dal primo momento, voleva credere alla tragica scomparsa di Franco.
La sua prematura ed improvvisa morte, arrivata come un fulmine a ciel sereno, ha sconvolto tutta la piccola comunità carfizzota e quelle vicine (San Nicola, Pallagorio, Cirò Marina, Crotone), dove era da sempre conosciuto e ben voluto.
Era un ragazzo educato, semplice, premuroso, disponibile con tutti, un giovane con il sorriso stampato sulle labbra. Per tutti aveva un sorriso e con quello cercava di donare un momento di allegria e di spensieratezza. Così lo ricorda chi lo aveva conosciuto.
A Carfizzi era l’amico di tutti, piccoli e piccolissimi, giovani ed anziani.
Con suoi modi di fare semplici, del classico bravo ragazzo, riusciva ad aprire ed entrare, immediatamente nei cuori della gente. Gli bastavano pochi minuti per far capire alle persone chi avevano di fronte.
Don Vincenzo Ambrosio, il parroco di Carfizzi che ha officiato il rito funebre insieme all’ex parroco della piccola comunità albanofona, don Matteo Giacobbe, lo ha definito un “fratello caro, un ragazzo disponibile con grandi e piccoli, che non sapeva dire di no a nessuno, sincero”.
La sua scomparsa ha lasciato un vuoto in tutta la comunità locale, che ancora incredula vive con amarezza la perdita di Franco.

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da "Il Crotonese" dell'8/10  Gennaio 2008

L'ASSESSORE DELLA COMUNITA' MONTANA INSEGNA A CONOSCERE I VINI

I profumi, i colori, i sapori, la conoscenza e la lavorazione dei vini. Sono stati questi gli argomenti trattati nel “Corso introduttivo alla degustazione dei vini”.
L’iniziativa ideata dall’assessore della Comunità Montana dell’alto crotonese, Andrea Amodeo e sostenuta dalla presidenza dell’ente montano, si è tenuta giovedì scorso a Carfizzi nei locali della Casa comune.
Alla lezione, tenuta dallo stesso assessore, che è anche agronomo ed esperto di vitivinicoltura, ha partecipato una buona platea di ‘assaggiatori’ composta sia da giovani che da anziani, tra loro era presente anche il primo cittadino Caterina Tascione.
La manifestazione, iniziata con la proiezione di video sulle colture vitivinicole presenti sul territorio italiano, è proseguita con l’introduzione e la spiegazione, attraverso filmati, delle tecniche della degustazione.
Quindi si è passati a degustare ed analizzare i vari vini, tutti prodotti sul territorio di Carfizzi o del cirotano, scelti per l’occasione e l’aceto balsamico, anche questo, prodotto in loco.
Scopo della manifestazione voluto dall’assessore Amodeo è stata quella di far conoscere, o approfondire, le qualità di uno dei vini d’eccellenza, il Cirò.
Dopo il successo della prima giornata, con la soddisfazione di organizzatori e partecipanti, la manifestazione si trasferisce nella vicina San Nicola dell’Alto. Sembra che nelle intenzioni di Amodeo ci sia la volontà di proseguire gli incontri.

Michele Abate

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da "Il Crotonese" dell'8  Gennaio 2008


E'
MORTO IL NOSTRO CARO "STING"

Incredibile! Un’altra tragedia a Carfizzi nel giro di pochi mesi. In un grave incidente stradale è morto Franco, per tutti “Sting” per la sua “fiat uno” di qualche anno fa. Era un simbolo nel paese e mancherà molto, per la sua voglia di vivere e il suo sorriso sempre stampato sul volto. Siamo vicini a mamma Elvira.
Per la cronaca, così scrive “il crotonese”:
Ha provocato due vittime il gravissimo incidente stradale avvenuto nella serata di lunedì 7 gennaio sulla statale 106, in territorio del comune di Strongoli. Le vittime si trovavano alla guida delle rispettive autovetture che, con molta probabilità, si sono scontrate frontalmente. L’impatto fatale è avvenuto intorno alle 21,30, in località Fasana, in una curva nei pressi del bivio che dalla strada statale 106 conduce all’antico castello Giunti. E’ stato in quel tratto che una Punto 1.9 Jtd bianca che procedeva in direzione nord si è scontrata con un’Alfa Gtv spider di colore blu metalizzato che sopravveniva dalla direzione opposta. Alla guida della Punto c’era un uomo di 40 anni, Francesco Raffaele, di Carfizzi, mentre l’Alfa era condotta da Saverio Salvati, 30enne di Strongoli. I due uomini sono morti sul colpo.

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da "Il Crotonese" del 4/7  Gennaio 2008

Nella seduta del Consiglio del 27 dicembre
A CARFIZZI APPROVATO IL CATASTO DEGLI INCENDI

Quattro sono stati i punti all’ordine del giorno discussi dal consiglio comunale lo scorso 27 dicembre.
Un consiglio tranquillo, l’ultimo del 2007, nel quale risultavano assenti quattro consiglieri tre di minoranza (l’ex sindaco Nello Alfieri, la capogruppo Giacobba Marino e Giuseppe Affatato), presente il solo Michele De Paola, ed uno di maggioranza (il vice sindaco Marianna Leonetti).
In meno di un’ora il civico consenso ha discusso ed approvato tutti i punti all'ordine del giorno.
Ad aprire la seduta è stato il sindaco Caterina Tascione, che ha relazionato sulla visita istituzionale effettuata lo scorso mese di novembre a Ludwigshafen, in Germania, per la firma del ‘Patto di amicizia’ con il distretto di Friesenheim, dove vive la cosi detta ‘Piccola Carfizzi’.
Concluso l’intervento del primo cittadino, il consiglio, con voto unanime dei presenti, ha approvato il primo punto che prevedeva l’approvazione dei verbali della seduta precedente.
Quindi si è passati alla discussione ed approvazione del secondo punto, la variazione al bilancio per l’esercizio finanziario 2007. Sul punto ha relazionato il segretario comunale, la dottoressa Marisa Aloisio. Una variazione dovuta alla legge finanziaria e che ha visto il voto favorevole dei soli consiglieri di maggioranza ed il voto contrario dell’unico di minoranza.
Sul terzo punto, l’approvazione del regolamento per le spese in economia (lavori, forniture di beni e servizi e incarichi esterni), ha introdotto il sindaco la quale ha spiegato che l’approvazione del regolamento è previsto dalla nuova normativa nazionale sugli appalti ed è un regolamento che permette alla burocrazia comunale di essere più snella. Sul punto hanno votato favorevolmente gli otto consiglieri di maggioranza, mentre si è astenuto De Paola della minoranza.
Il consiglio si concluso con l’istituzione del catasto comunale dei terreni percorsi da fuoco e la nomina a referente del geometra comunale Domenico Giudice.
Prima dello scioglimento del consiglio, il consigliere Michele De Paola ha chiesto al consiglio di approvare una mozione di sollecitazione verso la Telecom per l’istallazione della rete Adsl assente nel piccolo centro albanofono. Il Consiglio ha preso l’impegno di sollecitare, attraverso la giunta comunale, l’azienda telefonica ad attivare il servizio.

Michele Abate

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