CARFIZZI, PRESEPE RICCO DI MESSAGGI
Scritto da Michele AbateSabato 09 Gennaio 2010 00:00
da "Il Crotonese" del 9/11 gennaio 2010
Anche in occasione del Natale 2009, nel solco della tradizione, il Presepe realizzato nella chiesa di Santa Veneranda ha lasciato d'incanto i tanti fedeli e visitatori di Carfizzi e dei paesi limitrofi.
Una Natività quella di quest'anno, così come quelle degli anni passati, che può essere definita una vera e propria 'opera d'arte'.
Un connubio di creatività, fantasia. Un insieme di elementi volti a rendere reale il simbolo del Natale che da secoli viene rappresentato dal Presepio. Per l'allestimento i 'presepari' hanno utilizzato materiali semplici: argilla, polistirolo e sughero, con i quali hanno plasmato un capolavoro.
L'idea e l'ambientazione, anche quest'anno è diversa, è stata lanciata un anno fa dall'allora parroco della piccola comunità arbereshe don Vincenzo Ambrosio.
Un Presepe ricco di messaggi religiosi e di speranza, al quale hanno lavorato per oltre un mese Antonio Tascione, suo padre Tommaso, Casimiro Amato, Antonio Tascione.
Sulla parte alta si può leggere il messaggio di quest'anno, dipinto da Leopoldo Basta, che recita così: "…a motivo della grazia che mi è stata data da Dio per essere ministro di Gesù cristo tra le genti, adempiendo il Sacro ministero di annunciare il Vangelo di Dio perchè le genti divengano un'offerta gradita, santificata dallo Spirito Santo".
Un imponente veliero, posizionato sul lato destro della rappresentazione, è l'unione tra l'anno paolino e quello del sacerdozio.
'Vagando' per il paesaggio si incontrano tanti pastori e vecchi mestieri, il fabbro e la sua forgia, la tessitrice al telaio, il tosatore di pecore.
Insomma, un lavoro ben realizzato e da visitare, che ha ricevuto, nel corso di questi giorni innumerevoli elogi.
Una Natività quella di quest'anno, così come quelle degli anni passati, che può essere definita una vera e propria 'opera d'arte'.
Un connubio di creatività, fantasia. Un insieme di elementi volti a rendere reale il simbolo del Natale che da secoli viene rappresentato dal Presepio. Per l'allestimento i 'presepari' hanno utilizzato materiali semplici: argilla, polistirolo e sughero, con i quali hanno plasmato un capolavoro.
L'idea e l'ambientazione, anche quest'anno è diversa, è stata lanciata un anno fa dall'allora parroco della piccola comunità arbereshe don Vincenzo Ambrosio.
Un Presepe ricco di messaggi religiosi e di speranza, al quale hanno lavorato per oltre un mese Antonio Tascione, suo padre Tommaso, Casimiro Amato, Antonio Tascione.
Sulla parte alta si può leggere il messaggio di quest'anno, dipinto da Leopoldo Basta, che recita così: "…a motivo della grazia che mi è stata data da Dio per essere ministro di Gesù cristo tra le genti, adempiendo il Sacro ministero di annunciare il Vangelo di Dio perchè le genti divengano un'offerta gradita, santificata dallo Spirito Santo".
Un imponente veliero, posizionato sul lato destro della rappresentazione, è l'unione tra l'anno paolino e quello del sacerdozio.
'Vagando' per il paesaggio si incontrano tanti pastori e vecchi mestieri, il fabbro e la sua forgia, la tessitrice al telaio, il tosatore di pecore.
Insomma, un lavoro ben realizzato e da visitare, che ha ricevuto, nel corso di questi giorni innumerevoli elogi.
Filmato del presepe