GESTIONE BOSCHI, BIO-ENERGY LASCIA E CHIEDE ANCHE I DANNI

Scritto da Michele AbateGiovedì 17 Settembre 2009 00:00

 

da "Il Crotonese" dell'14/17 settembre 2009

 

Carfizzi, aperta la vertenza con il comune

    Sono stati quattro i punti discussi ed approvati dal consiglio comunale svoltosi mercoledì 9 settembre.
Dopo la rapida approvazione, all'unanimità, dei verbali della seduta precedente si è passati a discutere del secondo punto all'ordine del giorno: adesione al distretto agroalimentare di qualità della provincia di Crotone.
L'argomento è stato introdotto dal sindaco Carmine Maio che ha spiegato l'importanza del distretto (la precedente amministrazione aveva già firmato un protocollo d'intesa per la costituzione) e le modalità della sua composizione. L'adesione al distretto è stato approvato all'unanimità.
Quindi, il civico consenso ha esaminato la questione 'concessione' del patrimonio boschivo alla società Bio for energy.
Circa un anno fa l'amministrazione comunale aveva firmato un contratto con la società Bio-energy con il quale affidava per 10 anni la gestione dei boschi di proprietà comunale.
La concessione avrebbe dovuto fruttare al comune trenta mila euro all'anno, ma fino ad oggi ha incassato solo la metà, quindici mila.
A seguito della firma di questo contratto, dal 29 ottobre 2008 e successivamente il 29 gennaio 2009, il 23 marzo 2009, il 28 aprile 2009 e per ultimo il 3 agosto scorso, la Bio-energy attraverso il suo legale scriveva al comune per chiedere la risoluzione consensuale del contratto, per "ingiustificata assenza" delle autorizzazioni al taglio di una parte di lotti. Il taglio e, quindi, le autorizzazioni al taglio, sembra fossero previsti nel contratto di concessione.
In merito all'argomento il sindaco Maio ha detto: "L'argomento l'ho portato in consiglio comunale perchè si faccia chiarezza. É chiaro che a questo punto il bosco ce lo vogliamo riprendere, ma non alle condizioni che loro ci propongono". Pare che la società per la risoluzione abbia chiesto un 'risarcimento' economico.   
"Stasera - ha proseguito il primo cittadino - chiedo al consiglio  di dare delega alla giunta affinchè possa iniziare una trattativa per la risoluzione del contratto e che la Bio energy non abbia a pretendere delle somme, ma una risoluzione del contratto a costo zero".
Sull'argomento per la minoranza è intervenuta il consigliere Caterina Tascione che ha spiegato come la sua amministrazione è arrivata a concedere la gestione del patrimonio boschivo alla Bio-energy. Una scelta fatta dopo che amministrazione e tecnici incaricati hanno vagliato la proposta della società.
Una scelta secondo il primo cittadino fatta a tutela del patrimonio boschivo, della sua gestione eco sostenibile e della creazione di posti di lavoro, così come prevedeva la stessa società.
A conclusione del suo intervento la consigliera di minoranza proponeva la non rescissione (perchè secondo lei la società non vuole rescindere) ed il ritorno al comune.
Alla Tascione, dai tavoli della maggioranza ha risposto l'assessore Vittorio Gangale. "E' vero, il bosco è un bene di tutti - ha detto Gangale parafrasando la consigliera - ma lei lo ha dato ad un privato. È stato la società che, attraverso il suo legale, ha chiesto di rescindere, ma noi non vogliamo rescindere alle loro condizioni".
Quindi sono intervenuti i consiglieri di minoranza Marianna Leonetti, che ha ribadito che la scelta fatta dalla precedente amministrazione era a tutela del patrimonio boschivo, della sua gestione eco sostenibile ed a garanzia di un gestione collettiva ed Antonio Amato che ha difeso la scelta della precedente amministrazione definendola "non scellerata", ma di prospettiva.
Secondo l'assessore Giuseppe Affatato la società non ha mai avuto il desiderio di effettuare i tagli, anche perchè l'area è soggetto a vincolo essendo Zps. "L'autorizzazione al taglio - ha detto l'assessore - può essere data solo su 5 ettari e non per tutta l'area boschiva".
Salvatore Amato, consigliere di maggioranza, ha definito un errore la scelta fatta dall'amministrazione precedente. "Durante gli incontri fatti nei locali della casa comunale - ha ricordato - sollevai il problema della gestione e proposi all'allora sindaco di coprire, a garanzia del comune, il contratto con una polizza fideiussoria".
Il punto è stato approvato dai soli consiglieri di maggioranza, mentre la minoranza si è astenuta.
Il consiglio si è concluso con, l'approvazione all'unanimità, dell'aumento delle somme dell'economato, da 2500 euro a 5000.