IL CONSIGLIO HA DECISO: L'ACQUA RESTA A SOAKRO

Scritto da Michele AbateVenerdì 17 Aprile 2009 00:00

 

da "Il Crotonese" del 17/20 Aprile 2009

 Carfizzi, rigettata la richiesta dell'opposizione

Con  tre voti favorevoli ed otto contrari, il consiglio comunale di Carfizzi ha respinto la richiesta di ritorno del servizio idrico alla gestione comunale avanzata dalla minoranza.
Il civico consenso, convocato in seduta straordinaria, dopo un incontro con il Prefetto di Crotone, del presidente Caterina Tascione, aveva come punto principale all'ordine del giorno la discussione e la votazione del ritorno del servizio idrico alla gestione comunale.
Un consiglio richiesto lo scorso mese di novembre da tre consiglieri comunali di minoranza per discutere proprio della situazione 'servizio idrico'.
Della questione acqua, nel piccolo centro arbereshe se ne discute (raccolta firme, assemblee pubbliche, lettere-manifesto, richieste di consigli comunali) da circa un anno, esattamente dal maggio 2008  cioè da quando i cittadini di Carfizzi si sono visti recapitare, a mo di acconto ed aumentate rispetto agli anni passati, le prime bollette 'targate' Soakro.
Nel corso dell'assemblea, i consiglieri  presenti, tre di minoranza (assente Nello Alfieri in questi giorni fuori sede), ed otto di maggioranza compreso il sindaco, hanno affrontato l'argomento confrontandosi su scelte e possibili soluzioni.
Ad aprire i lavori l'intervento del primo cittadino che ha ripercorso le varie fasi ed adesione all'Ato prima ed affidamento della gestione del servizio idrico al gestore unico poi.
Secondo il sindaco Tascione, il comune di Carfizzi non poteva gestire il servizio autonomamente ed ai sensi della normativa vigente in materia, è stato obbligato a concedere il servizio al gestore unico, "Abbiamo eseguito la legge", ha detto.
Secondo il gruppo di minoranza invece c'era la possibilità per una gestione autonoma.
Ad intervenire per il gruppo d'opposizione Giuseppe Affatato che ha sostenuto come ai sensi dell'articolo 148 del decreto legislativo 152/2006, ed in particolare il comma 5 : "Ferma restando la partecipazione obbligatoria all'Autorità d'ambito di tutti gli enti locali ai sensi del comma 1, l'adesione alla gestione unica del servizio idrico integrato è facoltativa per i comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti inclusi nel territorio delle comunità montane, a condizione che gestiscano l'intero servizio idrico integrato, e previo consenso della Autorità d'ambito competente" . Per cui, secondo Affatato, il comune di Carfizzi non era obbligato ad aderire alla Soakro.
Nel concludere il suo intervento il consigliere d'opposizione ha informato i presenti che le firme raccolte verrano depositate in comune nei prossimi giorni.
Una richiesta questa delle firme avanzata già in precedenza dal sindaco, la quale, fino a mercoledì,  non si è vista recapitare nessuna petizione e raccolta di firme.
Per il consigliere di maggioranza Andrea Amodeo degli aumenti ci sono stati ma non eccessivi.
Quindi è intervenuta il vice sindaco Marianna Leonetti che ha difeso la scelta fatta dall'amministrazione; anche secondo lei il comune di Carfizzi non poteva non concedere il servizio alla Soakro. La Leonetti ha sostenuto che l'assenza d'acqua nei mesi estivi è stata strumentalizzata.
Sulla questione tariffe è intervenuto il consigliere di minoranza Michele De Paola che ha affermato  "Con le attuali tariffe si tutelano chi consuma poco e si penalizzano le famiglie numerose". Sull'argomento è intervenuta il sindaco che ha detto di aver chiesto agli organi preposti in seno alla Soakro, una rivisitazione del tariffario.
Conclusa la discussione tra consiglieri la parola è passata al pubblico presente in sala.
Anche secondo qualche cittadino, ai sensi dell'articolo 148 del decreto legislativo 152/2006, il comune avrebbe potuto puntare alla gestione autonoma del servizio mentre, qualcun'altro ha ricordato come rispetto all'anno precedente ci siano stati aumenti superiori al 70%.
Il consiglio si è concluso con l'intervento, avvenuto dopo la votazione, del presidente della Soakro Giovanbattista Scordamaglia, (presente in sala anche il direttore generale Giampiero Abruzzo). Scordamaglia ha ribadito l'impossibilità di recesso da parte del comune di Carfizzi dalla Soakro e la gestione autonoma del servizio idrico. Per il presidente del Società acque krotonesi con l'adesione all'Ato nel 1997 si è aderito anche alle modalità di gestione del servizio idrico.