Parco letterario Carmine Abate

Il Parco Letterario Carmine Abate nasce dall’espressa volontà dell’Amministrazione Comunale di rendere omaggio ad un suo cittadino che ha portato in alto il nome del suo paese natale e che, colpa dei fenomeni demografici (raccontate spesso dall’autore), rischia di scomparire nell’arco di pochi decenni. Attraverso il Parco letterario, con percorsi e passeggiate nei luoghi della memoria di Carmine Abate, si tenta di far conoscere e salvaguardare il territorio privilegiando un turismo responsabile ed ecosostenibile. 

Il percorso del cuore, attraverso la letteratura abatiana, tutela e protegge la specificità di questo luogo arbëreshë e il suo patrimonio culturale e ambientale.

Per info e prenotazioni: tel: 0962 87041 

email: info@parcoletterariocarmineabate.it

Hora

Hora (paese), che nei racconti di Carmine Abate rappresenta Carfizzi, è un piccolo paese dell’entroterra crotonese a 20 km dalla costa jonica e a 50 km dall’altopiano della Sila. E’ posizionato su una splendida collina a 450 m. s.l.m. e gode di un’incantevole veduta panoramica. E’ un paese di origine albanese e conserva ancora molto bene lingua e tradizioni. Conta una popolazione di circa 1500 abitanti di cui, oltre 2/3 sono emigrati all’estero e nell’Italia settentrionale. Carfizzi è poco noto ai più ma chi lo ha già visitato ne conserva un piacevole ricordo, sia per la squisita ospitalità, che per le naturali bellezze che lo caratterizzano.

Carmine Abate

Carmine Abate nasce a Carfizzi (Hora) nella sua parte più antica: il Palacco, il 24 ottobre 1954.  Appena laureato, presso l’Università di Bari, emigra in Germania, ad Amburgo. Dopo pochi anni rientra nel Nord Italia per esercitare la professione di insegnante. Attualmente vive nel Trentino Alto Adige, a Besenello (TN) e si dedica esclusivamente alla scrittura.

Ha scritto numerosi libri molti dei quali ispirati al suo borgo natale. I suoi capolavori sono tradotti in molte lingue. 

Nel 2012 Carmine Abate vince il 50° “Premio Campiello” con “La collina del vento”.

By Celeste Basta