Carmine Abate ha presentato ‘Il bacio del pane’ alla sua gente

Scritto da Michele AbateSabato 31 Agosto 2013 00:00

da "Il Cirotano" del 31 agosto 2013

Lettori, ammiratori, amici dello scrittore arbereshe, sono giunti da tutta la Calabria

Mercoledì sera, largo Skanderberg era stracolmo di gente. Alla presentazione de ‘Il bacio del pane’, ultima avventura letteraria di Carmine Abate, lettori, ammiratori, amici, sono giunti da tutto il territorio provinciale e non solo (tanti quelli arrivati da fuori provincia); molti anche i rappresentanti delle istituzioni: sindaci (Melissa, Verzino, San Nicola dell’Alto, Cirò Marina, Cerchiara Calabra) parlamentari (Nicodemo Oliverio), assessori regionali (Alfonso Dattolo) e provinciali (Pietro Durante), consiglieri regionali (Ciccio Sulla) e il presidente della Fondazione Odyssea, Giovanni Lentini. Un romanzo di formazione, giovane. Un tributo a Carfizzi, lo ha definito il sindaco, Carmine Maio. La storia è ambientata tra il piccolo centro arbereshe dell’alto crotonese (paese natio del vincitore dell’ultimo Premio Campiello), la cascata del Giglietto e i ruderi dei vecchi mulini siti lungo il fiume Manzella. Luglio è afoso, e i bagni nel laghetto, seguiti dai saporitissimi pranzi, sono il diversivo ideale per una comitiva di ragazzi e ragazze nemmeno diciottenni, affamati di vita e di emozioni. Quel luogo affascinante e incantevole però, cela un mistero: in uno dei mulini abbandonati, Francesco e Marta (due dei protagonisti del racconto) incrociano un vagabondo armato, che si comporta come un uomo braccato che cerca di allontanarli. Ma la curiosità dei due ragazzi ha la meglio: l’uomo misterioso rivela qualcosa di sé, della ferita che lo ha condotto a nascondersi. Luglio, agosto, giorni in cui il caldo dell’estate si accompagna ai sapori dei fichi maturi, delle olive in salamoia, del pane preparato in casa con un rito affascinante. L’uomo “selvatico” del Giglietto sarà per i protagonisti, il testimone più alto della dignità, del rifiuto della prepotenza, della solidarietà, che rendono grande ogni esistenza, e restituiscono a ogni luogo la sua bellezza. Una serata di festa quella che si è svolta mercoledì scorso, che la comunità di Carfizzi, la provincia di Crotone, la Calabria intera, ha voluto tributare ad un figlio di questa terra da Abate tanto amata. Una serata, allietata dalle letture dello stesso autore e le musiche ed i canti di Cataldo Perri, Anna Stratigò, Checco Pallone.