IL PARROCO: NON C'E' UN LUOGO DOVE DIRE MESSA

Scritto da Maria SpadaforaLunedì 25 Marzo 2013 00:00

 

dalla "Gazzetta del sud" del 23 marzo 2013

 

Il Parroco di Carfizzi, Don Luigi Valente, spiega in una lettera aperta ai suoi parrocchiani i motivi che lo hanno spinto al gesto che ha creato non poche polemiche nella piccola comunità. Il giorno dopo aver scritto, con spray rosso, sul muro della Chiesa di Santa Veneranda “Dio è stato sfrattato…”, il parroco con grande tristezza e solitudine lamenta “la mancanza di una Chiesa, avvertendo la necessità di un luogo di contatto, di comunione e di preghiera”. Don Luigi, soprattutto in questo tempo di Quaresima, soffre il disagio di non poter accogliere i fedeli nella casa del Signore, di non poter celebrare i sacramenti. Questo sembra essere l’ultimo atto di una vicenda che si strascina dalla scorsa primavera. Dopo i continui crolli, l’11 Giugno scorso, dopo un sopralluogo, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ha comunicato l’inagibilità della Chiesa di Santa Veneranda. Da qui la decisione del sindaco, Carmine Maio, di disporre la chiusura dell’immobile con l’ordinanza n°4 del 15 Giugno. Nel frattempo sono stati utilizzati i locali della Casa Comune per svolgere le cerimonie religiose. La stessa Amministrazione Comunale, nell’Ottobre scorso, ottiene dalla Regione Calabria, ai sensi dell’articolo 43 della Legge Regionale n°47 del 2001, un finanziamento di 200.000 euro da destinarsi alla chiesa. In seguito sono sati aggiunti altri 150.000 euro in un più ampio progetto di riqualificazione. Nei mesi tutta la cittadinanza si è divisa tra chi preferisce una ristrutturazione, e tra chi chiede la costruzione di una nuova chiesa. Tutt’oggi né la comunità, né l’Amministrazione Comunale e tantomeno la Curia sono giunte ad una decisione comune e, soprattutto, definitiva. Un paio di giorni fa il sindaco Maio ha disposto che i locali della Casa Comune siano liberati. La “querelle” sembra profilarsi ancora per lungo tempo.