ABATE DI NUOVO AL "PREMIO CAMPIELLO"

Scritto da administratorLunedì 28 Maggio 2012 00:00

 


Carmine Abate, per la seconda volta, dopo “La festa del ritorno”, è di nuovo vincitore della selezione del “Premio Campiello”  con “La collina del vento” e, per la seconda volta, è in testa alla cinquina dei candidati al prestigioso premio. Così ha decretato la giuria presieduta da Massimo Cacciari, lo scorso 25 maggio. Abate ha ottenuto 8 voti su 10. E’ l’ennesima conferma che il nostro compaesano è uno scrittore di primissimo livello, di cui tutto il paese ne può essere orgoglioso e attorno a cui, tutti i Carfizzoti residenti e non, si stringono per augurargli un “IN BOCCA AL LUPO” per la vittoria finale. Il premio sarà assegnato da una giuria popolare di lettori e il cui verdetto sarà trasmesso in diretta su Rai Uno, in prima serata, il 1° settembre 2012.

LA COLLINA DEL VENTO

(Mondadori - pag. 264 - euro 17,50)

Impetuoso, lieve, sconvolgente: è il vento che soffia senza requie sulle pendici del Rossarco, leggendaria, enigmatica altura a pochi chilometri dal mar Jonio. Il vento scuote gli olivi secolari e gli arbusti odorosi, ulula nel buio, canta di un antico segreto sepolto e fa danzare le foglie come ricordi dimenticati. Proprio i ricordi condivisi sulla “collina del vento” costituiscono le radici profonde della famiglia Arcuri, che da generazioni considera il Rossarco non solo luogo sacro delle origini, ma anche simbolo di una terra vitale che non si arrende e tempio all’aria aperta di una dirittura etica forte quanto una fede. Così, quando il celebre archeologo trentino Paolo Orsi sale sulla collina alla ricerca della mitica città di Krimisa e la campagna di scavi si tinge di giallo, gli Arcuri cominciano a scontrarsi con l’invidia violenta degli uomini, la prepotenza del latifondista locale e le intimidazioni mafiose. Testimone fin da bambino di questa straordinaria resistenza ai soprusi è Michelangelo Arcuri, che molti anni dopo diventerà il custode della collina e dei suoi inconfessabili segreti. Ma spetterà a Rino, il più giovane degli Arcuri, di onorare una promessa fatta al padre e ricostruire pezzo per pezzo un secolo di storia familiare che s’intreccia con la grande storia d’Italia, dal primo conflitto mondiale agli anni cupi del fascismo, dalla liberazione alla rinascita di un’intera nazione nel sogno di un benessere illusorio. Carmine Abate dà vita a un romanzo dal ritmo serrato e dal linguaggio seducente, che parte da Alberto, il tenace patriarca, agli inizi del Novecento, passa per i suoi tre figli soldati nella Grande Guerra e per tutte le sue donne forti e sensuali, e giunge fino a Umberto Zanotti-Bianco, all’affascinante Torinèsia e all’ultimo degli Arcuri, uomo dei nostri giorni che sceglie di andare lontano. La collina del vento è la saga appassionata e coinvolgente, epica ed eroica di una famiglia che nessuna avversità riesce a piegare, che nessun vento potrà mai domare.