IL COMUNE FARA', COL "PON", UN CENTRO D'ACCOGLIENZA

Scritto da Maria SpadaforaDomenica 16 Ottobre 2011 00:00

 

da "Gazzetta del sud" del 15 ottobre 2011

 

L’amministrazione comunale di Carfizzi, guidata dal sindaco Carmine Maio, continua a “lavorare” affinché il piccolo centro arbereshe diventi ancor più una comunità dell’accoglienza e dell’integrazione. È di qualche giorno fa la delibera della Giunta con la quale, l’amministrazione ha presentato una proposta progettuale per riqualificare una struttura esistente e di proprietà del comune che sarà adibita all’accoglienza di immigrati extracomunitari. I fondi sono quelli del PON, Programma Operativo Nazionale e, nello specifico, l’Obiettivo Operativo 2.1, “Sicurezza per lo Sviluppo. Obiettivo Convergenza 2007/2013”. Il progetto, oltre alla realizzazione di interventi di ristrutturazione e ampliamento della struttura, è finalizzato ad erogare servizi di residenzialità temporanea, assistenza sanitaria, quindi iscrizione al Servizio Sanitario nazionale e accompagnamento ai servizi sanitari territoriali. Nel particolare, il progetto si propone di offrire: assistenza sociale, con l’individuazione dei bisogni e delle potenzialità degli ospiti accolti; orientamento ai servizi pubblici disponibili sul territorio; formazione linguistica e l’alfabetizzazione, con annesse attività ricreative e multiculturali; inserimento abitativo, lavorativo e scolastico per i minori, il tutto supportato da un’adeguata informazione legale. La struttura destinata al progetto, qualora dovesse essere finanziato, è ubicata in via 8 Marzo, per molto tempo utilizzata come edificio scolastico. Da più di un decennio, da quando le scuole medie di Carfizzi, per mancanza di iscrizioni furono accorpate alle scuole medie di San Nicola dell’Alto, la struttura è inutilizzata. Il “nuovo” centro di accoglienza potrà ospitare, comodamente, circa 20 persone. L’immobile sorge a pochi metri di distanza dal Centro di Seconda Accoglienza, operativo già dal 2006, gestito, attualmente, dalla cooperativa sociale “Agape”.