CHIEDE DI SAPERE DOVE SONO I SUOI QUATTRO FIGLI

Scritto da Maria SpadaforaMercoledì 28 Settembre 2011 00:00

 

da "Gazzetta del sud" del 28 settembre 2011

 

È più di un mese che non ha notizie della moglie e dei suoi quattro bambini di 15, 8, 6 e 4 anni. Il 26 Agosto scorso, la consorte dopo un alterco, s’è allontanata insieme ai figli dall’abitazione coniugale. Un allontanamento volontario certo. Ma da allora lui non sa nulla e si preoccupa soprattutto per i bambini. Per questo, dopo aver atteso quasi un mese, comprensibilmente preoccupato della sorte dei suoi figli, ha deciso assieme al suo legale l’avvocato Vittorio Gangale di rendere pubblica la vicenda. Si tratta di un 34enne residente nel piccolo centro albanofono. L’uomo ha rivelato tramite il suo legale, di aver, in date diverse, presentato due esposti ai carabinieri della stazione di San Nicola dell’Alto, segnalando l’allontanamento della moglie e dei figli. L’avvocato Gangale ha inoltre precisato che è stato effettuato un controllo presso l’Istituto Comprensivo di Pallagorio, la scuola che tutti e quattro i minori dovrebbero frequentare, dal quale è emerso che non è stato chiesto nessun nulla osta alla segreteria per l’iscrizione ad altre scuole, in altri comuni. Pertanto i bambini, nonostante l’obbligo, non stanno frequentando nessuna scuola. Il 34enne vuole solo poter avere notizie dei suoi figli. Vuole sapere dove sono e, soprattutto, se stanno bene, considerando che le possibilità economiche della madre non potevano consentire un allontanamento da casa per un periodo così lungo. L’uomo non si dà pace e dice di non comprendere le motivazioni dell’allontanamento della consorte, considerando che non ha mai ricevuto un provvedimento giudiziale da parte dell’autorità competente, che potesse presagire un venir meno dei suoi poteri genitoriali. Riguardo alla vicenda pare però che qualche giorno fa, all’Amministrazione Comunale di Carfizzi, sia giunta una telefonata dagli assistenti sociali di una struttura protetta da una regione del Nord. Un’operatrice ha chiesto via telefono delle informazioni, ed ha riferito al personale del Municipio che nella struttura era ospitata una giovane donna di Carfizzi ed i suoi quattro figli.