IL BARBIERE DI CARFIZZI LEADER DELL'EX PCI A SOSTEGNO DI PISAPIA

Scritto da Michele AbateDomenica 22 Maggio 2011 00:00

 

da "Il Crotonese" del 19 maggio 2011

Antonio Gatto emigrato a Milano

Tra i 315862 voti conquistati a Milano da Giuliano Pisapia, candidato a sindaco per il centro sinistra, c'è anche quello di Antonio Gatto da Carfizzi. Di questo carfizzoto, da anni trapiantato al nord, ne ha parlato Nando dalla Chiesa su “Il fatto quotidiano”. “Il leader d'altri che sostiene Pisapia”, così viene definito Tonino Gatto dal giornalista. Un leader d'altri tempi si, di quelli in cui si cresceva a 'pane e politica'. Nato nel 1933 a Carfizzi, Gatto fin da giovane si appassiona alla politica, vive il secondo conflitto mondiale ed il regime fascista. Conclusa la guerra ed ancora adolescente, diventa militante ed attivista del Partito comunista. Nel 1953, fonda la sezione della Fgci (Federazione giovani comunisti italiani) di Crotone, per questo, è stato insignito della stella d’oro da Enrico Berlinguer e frequenta la scuola di partito a Ferrara. A Carfizzi, frequentava la bottega del mastro barbiere Vincenzo Basile: qui ha imparato il mestiere. Alla fine degli anni '50, così come tanti suoi compaesani, Antonio Gatto, decide di lasciare il suo paese natio per cercare miglior vita al nord, a Milano (dove vive tutt'oggi con la sua famiglia, nel centro arbereshe vivono due suoi fratelli). Nella capitale Meneghina ha 'portato' con se: il mestiere di barbiere e la passione per la politica. Nel 1962, anno in cui si sposa, apre anche il negozio da parrucchiere unisex, lo stesso ove, dopo mezzo secolo, lavora ancora oggi; quello che ha ospitato celebrità del cinema italiano come Ugo Tognazzi (cliente abituale) e manager come l'ex presidente della Rai, Claudio Demattè. Nella capitale lombarda del settore diventa maestro. Nel 1980 insegna, “senza prendere una lira”, ai corsi di formazione professionali per parrucchieri istituiti dalla regione Lombardia e lo stesso anno viene insignito dell'ambrogino d'oro. Attività di insegnamento che ha continuato per anni. Dicevamo della sua passione e cultura politica, ancora oggi è nostalgico di uomini come Giancarlo Pajetta, Umberto Terracini e Palmiro Togliatti. A Milano, al ballottaggio, vorrebbe vincesse il centro sinistra così da avere Giuliano Pisapia sindaco, il candidato da lui sostenuto e per il quale si è speso nel corso della campagna elettorale. “Sono soddisfatto della vittoria al primo turno di Pisapia, ci dice al telefono il giorno dopo lo scrutinio. Il 48 percento non me lo aspettavo, speravo nel ballottaggio ma, ad un risultato così alto non ci pensavo”.