CI VEDIAMO ALLA MONTAGNELLA
Scritto da Michele AbateMercoledì 04 Maggio 2011 00:00
da "Il Crotonese" del 3 maggio 2011
Un luogo di culto dal quale ripartire per trovare nuovi impegni politici
Il maltempo non scoraggia i festeggiamenti del primo maggio
Nonostante l'inclemenza del tempo, gli uomini e le donne del triangolo arbereshe della provincia di Crotone, alla Montagnella, per festeggiare la 93° edizione del 1° maggio, ci sono andati lo stesso. Su quella montagna, che dal 1919 è il simbolo delle lotte contadine e di conquista di libertà e diritti, sfidando la pioggia, anche quest'anno, loro volevano esserci; la più 'longeva' Festa del lavoro della provincia di Crotone, doveva celebrarsi! “Quello di oggi è un Primo maggio importante, ha detto il primo cittadino di Carfizzi Carmine Maio, perchè viene messo in discussione la Costituzione ed uno dei suoi principi fondamentali sancito dai Padri costituenti: Repubblica fondata sul lavoro”. Il sindaco Maio ha iniziato il suo intervento ricordando Ciccio Caruso scomparso un mese fa. Caruso era un'amico della Montagnella, un appuntamento al quale se gli era possibile voleva esser sempre presente. Quella montagna l'aveva conosciuta in gioventù, stando al fianco dei contadini e degli operai in lotta per rivendicare diritti e dignità. Carmine Maio ha concluso il suo intervento ricordando a quanti se lo fossero dimenticato che: “L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. Francesco Rizzuti, sindaco di Pallagorio ha parlato della Montagnella come luogo importante dove ricordare le lotte dei lavoratori, un luogo di culto “dal quale ripartire per trovare nuovi impegni politici, soprattutto da parte dei giovani”. Quindi sono intervenuti l'altro sindaco arbereshe, Francesco Scarpelli, e la deputata del Pd Laura Garavini. La parlamentare eletta nella circoscrizione estero Europa, ha portato il saluto dei tanti carfizzoti emigrati in Germania. In molti, da Ludwigshafen, Remscheid e Stoccarda, saputo della sua presenza a Carfizzi, l'hanno contatta. “I nostri italiani, i nostri lavoratori all'estero ancora oggi e dopo decenni, tengono alto il nome dell'Italia all'estero”. “Il nome della vostra comunità arbereshe non è per me una novità - ha aggiunto - anzi, dovete sapere che la conoscevo e che ne avevo già tratto spunto. Voi siete su certi buoni libri tedeschi che insegnano le politiche dell'integrazione”. “I tedeschi nell'ultimo decennio hanno messo in campo buone politiche di integrazione, la vostra esperienza è di esempio”, ha concluso. Con un “Mir se erdit” (benvenuti in arbereshe), ha esordito l'onorevole Nicodemo Oliverio ed ha proseguito poi sostenendo che “La Festa del primo maggio oggi la dobbiamo festeggiare ancora di più perchè c'è qualcuno che vuole togliere dalla Costituzione la parola lavoro. Noi, il lavoro dobbiamo difenderlo perchè così difendiamo le nostre comunità”. Il deputato democratico nel suo intervento non ha risparmiato critiche al documento economico finanziario messo in piedi dal Governo: “Un rigo e mezzo sull'agricoltura e niente per il mezzogiorno”, ed ha invitato i sindacati ad essere uniti perchè “uniti si difende il lavoro, i giovani ed i territori più poveri”. Per Pino Arlacchi, parlamentare europeo del Pd, la Montagnella è un “posto che testimonia una lunga storia e continuerà a testimoniarla sempre”. Un luogo in cui “si celebra la dignità del l'uomo e del lavoro”. Di situazione drammatica, italiana e calabrese, ha parlato il segretario della Camera del lavoro di Crotone, Pasquale Apriliano. “Sono saltati cinquecento mila posti di lavoro in questi ultimi due anni, in Calabria sono saltati sessantaquattro mila”, ha aggiunto. Secondo il segretario della Cgil crotonese è in pericolo la coesione sociale; “c'è bisogno di fatti, con urgenza. Riteniamo che ragionando, ed insieme, qualche obiettivo lo riusciamo a raggiungere”. A concludere i comizi il segretario generale della Cgil Calabria, Sergio Genco. Il segretario calabrese ha fortemente criticato le politiche economiche del governo “politiche che tentano in tutti i modi di mettere in discussione i diritti acquisiti negli ultimi cinquant'anni: alla salute, all'istruzione, al lavoro. Noi come Cgil non possiamo permetterlo”, ha puntualizzato. “Avevano promesso meno tasse per tutti, le tasse sono aumentate; avevano promesso più ricchezza, l'Italia si è impoverita; avevano promesso più lavoro, in un solo anno abbiamo perso un milione di posti di lavoro e la storia continua”. Per l'anno prossimo, Genco ha proposto di festeggiare alla Montagnella il Primo maggio unitario regionale delle tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil.