IL CENTRO ASILO NON CHIUDE

Scritto da Michele AbateLunedì 04 Aprile 2011 00:00

 

da "Il Crotonese" del 2 aprile 2011

Il Ministero dell'Interno autorizza l'uso delle economie residue
Provincia e comune insieme per migliorare l'accoglienza

Il centro di accoglienza per immigrati di Carfizzi non chiuderà nonostante il progetto “Asilo”, categorie vulnerabili (gestito dal Copross) - finanziato dal ministero dell'Interno, alla Provincia di Crotone - sia terminato giovedì 31 marzo. Per le nuove annualità, 2011-2013 il progetto, nuovamente presentato, non è stato rifinanziato (giudicato tra quelli non ammissibile). Al 31 marzo dunque, dopo circa sei anni di attività, la struttura avrebbe dovuto 'chiudere battenti'. Non sarà così. L'incessante lavoro degli ultimi mesi del settore politiche sociali dell'ente intermedio ha fatto si che si raggiungesse questo importante obiettivo. L'amministrazione che eroga i contributi, Ministero dell'Interno, non ha rifinanziato le attività per le 'categorie vulnerabili' ma ha autorizzato (nella mattinata del 31 marzo) l'utilizzo delle economie residue delle annualità precedenti; questa decisione, consentirà di tener in vita, per almeno un altro anno, il centro presente nella piccola comunità arbereshe dell'alto crotonese (si spera anche di più, tutto dipende dalle somme che la provincia avrà a disposizione). Dunque, un nuovo progetto (dovrebbero esserci delle novità rispetto al passato) per continuare ad accogliere i tanti immigranti che quotidianamente arrivano sulle nostre coste. Ad oggi, però, non si conoscono ancora, ne le categorie che la struttura andrebbe ad accogliere (potrebbero essere donne, donne madri, minori) ne il numero; la riorganizzazione (negli uffici di via Mario Nicoletta si sta lavorando incessantemente) dovrebbe essere questione di giorni. La comunicazione della non chiusura del centro, ha compiaciuto l'amministrazione comunale di Carfizzi il cui capo, Carmine Maio, ha detto: “Il comune in questi mesi si è impegnato affinché il centro di accoglienza venisse migliorato nella gestione. Dal 1° di aprile il centro continuerà a funzionare con una nuova gestione provincia-comune. Il comune parteciperà al progetto. Nei prossimi giorni verranno regolarizzati i rapporti e le procedure di ingresso”. Il primo cittadino della comunità albanofona, pare che abbia chiesto una cabina di regia presso il comune in modo tale “da lavorare in sinergia con la provincia e dare qualità all'accoglienza”. Maio ha voluto ringraziare la provincia di Crotone ed in particolar modo la dirigente dell'area servizi sociali, Angela Macrì. “Un ringraziamento particolare alla dottoressa Angela Macrì – ha detto - con la quale in questi mesi abbiamo lavorato e coordinato affinché questa esperienza non chiudesse ma venisse migliorata e ampliata nell'accoglienza”. Nel concludere, il primo cittadino arbereshe ha voluto precisare che la sua amministrazione ha dato sempre la massima disponibilità nel tenere in vita il centro, il contrario di come diceva qualcuno: “che l'amministrazione non faceva nulla per mantenere il centro”. Insomma, la piccola comunità del crotonese, in questo stato di emergenza, continuerà a ospitare (così come ha fatto negli anni passati) i tanti disperati che fuggono dalle guerre e dalle repressioni alla ricerca di un futuro migliore. Carfizzi, di sicuro, continuerà ad essere esempio di accoglienza e di integrazione multi etnica nella provincia di Crotone.