CARFIZZI, L'ABBRACCIO A MAIO

Scritto da Michele AbateMercoledì 02 Marzo 2011 00:00

 

da "Il Crotonese" dell'1 marzo 2011

All'assemblea aperta tanti cittadini e amministratori da tutta la provincia
Lo scrittore Abate: il nostro è sempre stato un paese tranquillo

Carfizzi e la sua gente, sindaci, consiglieri regionali e provinciali, partiti politici, sindacato, hanno rispedito al mittente il vile gesto intimidatorio di cui è stato oggetto il sindaco, Carmine Maio. Domenica pomeriggio, al consiglio comunale straordinario convocato per condannare l'inqualificabile atto, c'erano proprio tutti. Unanimemente hanno invitato il primo cittadino della comunità arberteshe ad andare avanti, di non fermarsi davanti ad un gesto di uno sconsiderato. Un consiglio comunale diverso rispetto agli altri. Il civico consenso di Carfizzi, quasi mai è stato convocato per condannare attentati ad amministratori locali. “Non avrei mai voluto convocare un consiglio straordinario per discutere a Carfizzi di un unico punto all'ordine del giorno: la condanna dell'atto intimidatorio perpetrato ai danni del nostro sindaco”, ha detto il vice sindaco Vittorio Gangale, che ha presieduto l'assemblea. “I cittadini di Carfizzi, devono dare la forza al sindaco Maio per andare avanti nella sua attività amministrativa – ha proseguito. Un uomo che si e speso e sta facendo grandi sacrifici per il bene della sua comunità. Questo gesto – ha concluso - non ci fermerà. L'azione amministrativa andrà avanti”. Un emozionato Carmine Maio, nel suo breve, ma deciso, intervento, ha dapprima ringraziato: “la mia gente che è rimasta colpita da questo gesto ignobile” e poi tutti i rappresentanti istituzionali: Prefetto, forze dell'ordine, presidente e vice presidente della Giunta regionale, presidente della provincia e del consiglio provinciale, parlamentari, sindaci, consiglieri regionali e provinciali, partiti politici, sindacati. Per Maio la risposta più severa a questi gesti è la risoluzione dei problemi dei cittadini e “insieme a loro diffondere la cultura della legalità ed il rispetto delle istituzioni”. Il sindaco è convinto ad andare avanti più determinato di prima “magari con una macchina in meno ma con un impegno in più”, ha concluso. Un invito a continuare nella sua attività amministrativa, è arrivato dal consigliere regionale Pdl, in rappresentanza del presidente Scoppelliti, Salvatore Pacenza, che ha invitato tutti a difendere le istituzioni “perchè rappresentano ciò che i cittadini hanno voluto”. Alfonso Dattolo ha parlato di gesto che ha offeso tutta la comunità: “Carfizzi non meritava questo tipo di attenzione. Nella sua storia ha dimostrato altro: ospitalità, tradizione, cultura”. Per il capogruppo del Pd al consiglio provinciale, Ubaldo Schifino, l'attentato a Carmine Maio è “Un atto vile verso Carfizzi e tutti gli arbereshe del crotonese che hanno una grande storia”. Comunità esempio “gli amministratori facevano del buon governo una ragione di vita”. Gino Murgi, primo sindaco ad intervenire, ha portato la sua solidarietà e di tutta la comunità melissese e definito il gesto “ingiustificabile, che deturpa una comunità”. Murgi ha esortato quanti impegnati in politica ad essere più amici “in modo tale da essere una fortezza inespugnabile”. Il consigliere provinciale, Umberto Lorecchio, in rappresentanza dell'amministrazione provinciale, ha definito il gesto inqualificabile, “Un sindaco oggi sottrae tempo alla sua famiglia si impegna quotidianamente a risolvere i problemi della gente”. L'invito rivolto a Maio è stato di “Continuare a fare, con la forza che ti contraddistingue, quello che hai fatto fino ora”. La notizia dell'atto ha sorpreso il sindaco di Cutro Salvatore Migale “perchè Carfizzi ha una storia diversa. Storia e valori ai quali tanti dirigenti abbiamo attinto”. Un gesto che, secondo Migale, viste le manifestazioni di stima verso il sindaco Maio, ha avuto un risultato contrario. “San Nicola è profondamente unita a Carfizzi. Quindi, questo gesto ha colpito anche noi”, ha detto il primo cittadino sannicolese Franco Scarpelli. Antonio Sicilia, sindaco di Crucoli, ha parlato di episodi che “cercano di intimidire” ma, ha concluso, “noi forse paura non possiamo avere e non dobbiamo avere”. Il sindaco di Cirò Marina, Nicodemo Parrilla, ha definito, chi ha commesso l'atto, “vigliacco” e “cialtrone” ed ha invitato la società ad “isolare questi soggetti, che devono vergognarsi di questi gesti”. Quindi sono intervenuti il primo cittadino di Casabona, Natale Carvelli, che ha parlato di gesto che colpisce l'immagine di un comune come Carfizzi, e quello di Pallagorio, Francesco Rizzuti che ha chiesto a Maio di non mollare ed andare avanti mentre, Mario Caruso, ha invitato la comunità a stringersi attorno alla figura del sindaco. Il primo cittadino di Crotone, Peppino Vallone, ha espresso profonda solidarietà ai cittadini di Carfizzi ed al loro sindaco, invitando quest'ultimo, ad essere sempre orgoglioso della sua comunità. Il consigliere regionale Francesco Sulla ha chiesto di mandare segnali di positività, soprattutto alla famiglia “sono convinto – ha aggiunto - che Carfizzi recupererà subito l'immagine che ha sempre avuto nella storia. Tutta la comunità deve stringerci attorno alla famiglia, che deve essere orgogliosa di essere la famiglia del sindaco”. Il parroco della comunità albanofona, don Giovanni Napolitano ha espresso la solidarietà sua e del Vescovo di Crotone monsignor Graziani e criticato una politica che tenta solo di dividere. La Cgil di Crotone, rappresentata da Raffaele Falbo, “sta al fianco delle istituzione per far prevalere la democrazia e la rappresentanza su tutto il territorio provinciale. Vicinanza all'amico e compagno Maio, uomo di grande spessore politico”. Anche lo scrittore Carmine Abate, presente in sala è stato colpito dal gesto inconsueto e inqualificabile, “Al sindaco va la mia solidarietà personale e di tutti i germanesi. Loro che hanno lasciato un paese pacifico, sono come me turbati da questo fattaccio. Sono contento della reazione che c'è stata in paese e della tanta solidarietà che c'è stata attorno al sindaco. Carfizzi nella storia è stato un paese che ha sempre combattuto le prepotenze e le ingiustizie”. Tanta solidarietà e vicinanza a Carmine Maio. Intimidazione, condannata anche dall'associazione cultura 'Nteru Kupj”, presente all'iniziativa con volontari e cartelloni. Presenti erano anche i dirigenti provinciali e locali del Pd e dell'Udc. Non hanno partecipato al consiglio, i consiglieri comunali del gruppo di minoranza.