PROTAGONISTI DELLA FESTA LE ANTICHE "FOCARINE" I DOLCI TIPICI ED IL VINO

Scritto da Maria SpadaforaMercoledì 29 Dicembre 2010 00:00

 

da "Gazzetta del sud" del 29 dicembre 2010

 

Quest’anno, protagonisti delle festività natalizie, nella piccola comunità di Carfizzi, sono stati i ragazzi e i bambini. Merito dell’impegno dell’Associazione Giovanile “Nteru Kupihj” (“Sempre Giovani”). L’associazione, dalla primavera di quest’anno, svolge diverse attività che coinvolgono tutti i ragazzi del paese, dai 12 ai 25 anni. I preparativi del Natale, a Carfizzi, sono strettamente legati alle tradizioni arbereshe. La preparazione dei dolci tipici, l’assaggio del vino nuovo (“verë e re”). Da sempre, inoltre, ogni santo di questo mese dell’avvento è salutato e accolto con le tradizionali “focarine”. Il primo fuoco è quello di Santa Caterina, il 24 Novembre, con esso si entra nella vera e propria atmosfera natalizia. I ragazzi dell’Associazione hanno animato tutte le serate e, davanti alle fiamme scoppiettanti, hanno offerto caldarroste, vin brulè e, in occasione della focarina di Santa Lucia, il grano (“grurë”), addolcito dal mosto cotto. Non solo divertimento per i ragazzi, ma anche, e soprattutto, tanto impegno sociale. Durante la Santa Messa di Natale, alcuni ragazzi hanno letto dei versi, per esorcizzare quella che è la grande paura di tutti i giovani, in ogni parte del mondo. Soprattutto dei giovani del Sud d’Italia, dei piccoli paesi dalle scarse possibilità. I ragazzi, con foga, hanno ribadito che la fantasia muore perché la gente ha rinunciato a sperare e dimentica i propri sogni. Così il Nulla dilaga, divorando generazioni e futuro. Ad ogni verso letto, ogni ragazzo accendeva una candela, così da voler sottolineare, il bisogno di luce e di speranza. La notte di Natale è poi proseguita davanti al grande falò allestito nella piazzetta antistante la chiesa di Santa Veneranda. Da sempre, la maestosa focarina di Natale rappresenta, per i carfizzoti, un momento di forte aggregazione sociale. Essenziali, in proposito, sono i preparativi per il falò, la raccolta della legna nei boschi, e la legna donata da ogni famiglia del paese per sottolineare la partecipazione in questa notte magica. I ragazzi hanno pensato anche ai più piccoli. Il pomeriggio del 25, Babbo Natale, ha girato per le vie del paese, donando piccoli doni, ai tanti bambini che, increduli, gli facevano festa.