VIA LIBERA ALLA CANTINA

Scritto da Maria CianciarusoLunedì 27 Settembre 2010 00:00

 

da "Il Quotidiano della Calabria" del 25 settembre 2010

 


  Si è svolto, a Carfizzi, nei giorni scorsi, alla presenza di un folto pubblico, il consiglio comunale che ha visto come punto più importante all'ordine del giorno, l'approvazione del progetto preliminare per la costruzione di una cantina in località Menzivono. Ad introdurre il punto è stato il sindaco Maio, il quale ha informato i presenti che Carfizzi aveva ottenuto un finanziamento di 400mila euro per la costruzione  di una cantina, e a questi se ne sono aggiunti altri 100mila, per l'acquisto di attrezzature. La cantina sorgerà vicino al campo sportivo e il sindaco ha espresso il desiderio di renderla operativa già dalla vendemmia del prossimo anno. Si è passati poi alla dimostrazione del progetto, redatto dall'Ingegnere Pugliese, dal geologo Salerno, dall'architetto De Simone e dall'agronomo Ierimonti. Sul punto è intervenuto il vicesindaco Gangale, che avendo la carica di assessore dei lavori pubblici, si è complimentato con i progettisti per il bellissimo taglio architettonico. "Questo è un tassello" ha detto Gangale "che mettiamo a vantaggio della nostra amministrazione, è un ottimo lavoro, così possiamo creare qualcosa a Carfizzi per quello che si produce, è un risultato eccellente".  Il punto è stato votato all'unanimità, così come il Bilancio di previsione dell'esercizio finanziario 2010, ricognizione stato di attuazione programmi, equilibri di generale bilancio ai sensi dell'art. 193 del D.L.vo n° 207/2000, che ha visto un avanzo amministrativo di oltre 17mila euro. Il consiglio ha poi approvato l'applicazione della legge n° 21 del 21/08/2010 per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale, ad accezione del centro storico, per motivi storico-culturali. E' stato infine approvato lo schema di convenzione per la gestione del PIAR,  che prevede un finanziamento, richiesto dall'ex amministrazione, di 100000 euro, che il sindaco non vuole appaltare, ma gestirli autonomamente per aiutare la disoccupazione, facendo lavorare nel bosco 15 operai. Anche questi ultimi due punti sono stati approvati all'unanimità.