IL PAESE INVASO DAI LITUANI

Scritto da Maria CianciarusoDomenica 01 Agosto 2010 00:00

 

da "Il Quotidiano della Calabria" del 31 luglio 2010

 

 

   E’ ufficialmente iniziato lo scambio culturale tra l’Italia e la Lituania, tra Carfizzi e Vilnius, tra il paese più piccolo della provincia di Crotone e la capitale lituana. Quattordici ragazzi, compresi tra i 15 e i 24 anni, hanno raggiunto il 29 mattina il piccolo centro arbereshe e sono stati accolti dai giovani di Carfizzi, che li accompagneranno ogni giorno durante il loro soggiorno. Questo sarà uno scambio bilaterale (unico progetto approvato della Regione Calabria) dal titolo :”Identity and integration of minorities in the opposites extremis of the European Union” “Identità e integrazione delle minoranze negli estremi opposti d’Europa” e prevedrà un viaggio di ritorno di quattordici ragazzi di Carfizzi verso la Lituania. Il programma per questi ragazzi è molto ampio e diversificato, con tanti incontri e workshop; il giorno d’arrivo hanno conosciuto i giovani di Carfizzi in un meeting di integrazione e divertimento, per poi scoprire il piccolo centro abitato; il 30 è stata la volta dell’Acquapark Odissea 2000; il 31 i giovani lituani potranno partecipare alla gara “Corri il verde” che si svolgerà a Carfizzi; il 1 agosto sarà una giornata interamente dedicata alla scoperta del mar Ionio; il 2 ci sarà un incontro con le istituzioni; il 3 un’escursione alla scoperta dell’altopiano della Sila; il 4 invece i ragazzi andranno a visitare la cascata di Giglietto, ad un’ora dal centro abitato; il 5 visiteranno Crotone e Le Castella e il 6, l’ultimo giorno di permanenza lo trascorreranno a Carfizzi. Grande entusiasmo si è sentito da ambedue le parti, “Carfizzi is very nice”, “Carfizzi è molto bello”, questo è stato il commento più popolare tra i ragazzi che passeggiavano per le viuzze del centro storico. Altrettanto contenti i giovani carfizzoti, quasi tutti alla prima esperienza di gestione di uno scambio, ma fermamente convinti di voler proseguire su questa strada, per riuscire a comprendere meglio l’identità e l’appartenenza all’Europa, continuando a confrontarsi con i giovani non solo d’Europa, ma di tutto il mondo, per affermare pienamente di essere cittadini del mondo, ma soprattutto di essere tornati al centro del mondo.