LA CULTURA ARBERESHE VIVE ANCORA NEGLI ABITI

Scritto da Maria SpadaforaDomenica 04 Luglio 2010 00:00

 

da "Gazzetta del sud" del 3 luglio 2010

 

  Nel comune di Carfizzi, attualmente, esistono due esemplari di vestiti arbëreshë che possono essere ammirati, poiché esposti nei locali del Centro Sociale.
Qui, accanto ad un antico telaio, a numerosi utensili della vita contadina e artigiana, questi abiti colorati rappresentano l'aspetto più gioioso della vita quotidiana di questo popolo, abituato a lavorare duramente per cercare di sopravvivere in una terra straniera, che nonostante tutto aveva accolto questi "stranieri" venuti dal mare. Regale è il termine giusto per definire questo costume. La donna arbëreshë è molto femminile e fiera, consapevole dell'essere "diversi" in un territorio non proprio. Il costume tradizionale, ha rappresentato nella storia di questo popolo, un motivo di orgoglio perché è stato uno degli elementi salvaguardati dal saccheggio e dalle umiliazioni subite da questa gente nei momenti più bui della storia d'Italia. Sono passati cinque secoli da quando gli arbëreshë sono stati costretti a lasciare la loro patria, e lo splendore e la regalità di questi costumi resistono tenacemente al passare del tempo, arrivando fino a noi in tutto il loro valore raffigurativo. Tuttavia a partire dagli anni '60 l'uso del costume tradizionale è andato progressivamente scomparendo. Nell'Italia del boom economico, del conseguente livellamento sociale e dell'intensificarsi dei mass media, la donna arbëreshë inizia a vestirsi "all'italiana". Attualmente i pochi esemplari rimasti sono custoditi gelosamente dai fortunati proprietari che hanno avuto la saggezza di proteggerli dai danni del tempo, considerando che alcuni pezzi hanno più di un secolo di vita. Molteplici le cause di questa progressiva scomparsa. Anzitutto la mancanza di praticità, unita alla difficoltà di trovare stoffe particolari e preziose. Poi l'impossibilità di trovare sarti esperti e capaci di realizzare capi così finemente lavorati. Infine la tradizione di vestire con il costume tipico le salme delle donne anziane, quasi a voler sottolineare il legame tra la donna arbëreshë  e il proprio abito. Il costume, infatti, accompagnava la donna nei momenti più importanti della sua vita, dal giorno delle nozze, alle festività di Pasqua e Natale e, appunto, fino alla dipartita. Sono abiti sfarzosi e ricchi sia per l'uso delle stoffe che dei ricami elaborati. È opportuno e saggio salvaguardare quest'inestimabile patrimonio culturale, affinché le generazioni del futuro possano conoscere il significato non solo culturale ma anche affettivo di questi abiti e prendere coscienza delle loro radici storiche e del grande patrimonio linguistico.