I 'PICCOLI GIUDICI' SCELGONO UNA STORIA DI INTEGRAZIONE

Scritto da Michele AbateMartedì 01 Giugno 2010 00:00

 

da "Il Crotonese" dell'1 giugno 2010

 


 

Carfizzi, gran finale del premio di narrativa per ragazzi

 


Vittoria per 'Io e Zora' di Sofia Gallo
Abate: gli alunni hanno scelto un libro che racconta la loro attualità
L'edizione 2010 è stata un successo Timpano annuncia già la prossima

 

 

 Una 'delegazione' di oltre 100 alunni, provenienti dalle scuole medie di San Nicola dell'Alto, Carfizzi, Pallagorio, Caccuri, Cotronei, Castelsilano, Petilia Policastro, Verzino in rappresentanza degli oltre 200 giurati (dieci scuole partecipanti al progetto), sabato 29 maggio, ha gremito il salone del centro Hora di Carfizzi, 'incoronando', con scroscianti applausi,  il supervincitore della sesta edizione del Premio nazionale narrativa per ragazzi della Comunità montana e dando vita a una vera e propria festa del libro e della lettura. Oltre ad essere stati lettori e 'giudici', gli studenti, con curiose domande ai tre autori, sono stati anche gli animatori della mattinata. 
A conquistarsi il gradino più alto del podio, nella 'sfida' per il super premio, il testo di Sofia Gallo 'Io e Zora', (Giunti editori), il secondo posto è andato a 'Il mistero del manoscritto scomparso' di Claudio Elliot (La Medusa editrice), al terzo si è posizionato 'Le stelle del montana' di Luca Della Bianca (edizioni Campanila).
Ad essere premiato, dunque, una storia di scuola e di integrazione. Scenario la classe di una scuola di Torino. Protagoniste Silvia e Zora giovane tunisina e nuova compagna di classe. Fin dai primi giorni tutti, dagli insegnanti ai compagni di classe, si danno da fare per aiutare Zora. Tutti tranne Silvia. O meglio così sembra. Una serie di battute e circostanze fanno si che Silvia venga etichettata come antipatica. Antipatie, simpatie, incomprensioni. Tante difficoltà per la studentessa  italiana, fino a quando sarà accusata dell'ennesimo scherzo a Zora, ma non è stata lei. Sarà proprio la compagna berbera a scolparla e tirarla fuori dai guai.
I giovani 'giurati', forse, con il loro voto hanno voluto premiare il libro che si avvicina di più a loro; al loro mondo, alla loro vita da studenti; una storia contemporanea. 
"Un libro che poteva esse ambientato anche a Carfizzi", lo ha definito il presidente del Premio Carmine Abate, riferendosi alla presenza, nel piccolo centro albanofono, del centro di accoglienza per donne immigrate. 
Il Premio istituito dalla Comunità montana, lo hanno ribadito sia Carmine Abate che il presidente dell'ente montano Franco Timpano, ha un solo obiettivo: incrementare ed incentivare i ragazzi alla lettura. Nel corso degli anni, a detta degli organizzatori ma soprattutto dall'entusiasmo ed dall'interesse dimostrato dai ragazzi, si può dire che, tale scopo, sia stato centrato.
"Un premio importante - ha detto Carmine Abate - perchè unico premio di narrativa per ragazzi in Calabria, ed uno dei pochissimi se non l'unico del sud Italia. Nell'arco di sei anni - ha proseguito - siamo riusciti a diventare noti a livello nazionale, tant'è che quest'anno hanno partecipato 44 libri e nel corso degli anni hanno partecipato tutti gli editori per ragazzi".
Entusiasta del Premio e della tanta partecipazione, sia di autori che di alunni, si è detto il presidente della Comunità montana Franco Timpano, che ha promesso già la settima edizione.
Tra i presenti alla manifestazione oltre, ai tre autori, all'assessore della Comunità montana Salvatore Greco ed al coordinatore del Premio Dionigi Forciniti,  anche il sindaco di Carfizzi, Carmine Maio, che si è detto disponibile, per i prossimi anni ad 'appoggiare' l'organizzazione del Premio.
Insomma, sabato mattina, nel piccolo centro arbereshe dell'alto crotonese, si è vissuta una delle poche e belle giornate dedicate, alla lettura, ai ragazzi ed al loro semplice e genuino mondo.