TRA ACQUA PRIVATA E CARTELLE DI PAGAMENTO

Scritto da Maria SpadaforaVenerdì 14 Maggio 2010 00:00

 

da "Gazzetta del sud" del 14 maggio 2010

 

  Quello che sta accadendo nella piccola comunità di Carfizzi, rispecchia, con le dovute proporzioni, la situazione nazionale. Da quando il Decreto Ronchi, sulla privatizzazione della gestione delle acque, è divenuto legge, è guerra aperta da parte di quelle associazioni di consumatori, che considerano l'acqua un bene pubblico per eccellenza che non può essere regalata ai privati. Dall'inizio, tali associazioni, ipotizzarono indiscriminati aumenti delle tariffe dell'acqua. Chi subirà le spese di questo passaggio, da un Monopolio pubblico alla gestione privata del servizio idrico, sono chiaramente i consumatori. L'unica soluzione possibile sembra essere quella di avviare un progetto di raccolta firme per dar vita ad un referendum abrogativo del Decreto Ronchi. Al momento sono state raccolte 250 mila firme, in centinaia di piazze italiane. La stessa soluzione adottarono i cittadini di Carfizzi due anni fa. Fu creato un Comitato per la raccolta firme, per cercare, inutilmente, di ritornare alla vecchia gestione comunale dell'acqua. Da Maggio 2008, infatti, il servizio idrico di Carfizzi, come quasi tutta la rete idrica provinciale, è gestito dalla So.A.Kro (Società Acque Krotonesi). Da una settimana circa a Carfizzi, sono state recapitate le nuove bollette della società. Bollette che di volta in volta sono state definite "pazze", "salate" in una parola inspiegabili. Alcune famiglie si sono viste arrivare bollette di 485 euro! 

Per dare chiarimenti e tranquillizzare la sua gente, il Sindaco Maio, ha indetto una pubblica assemblea per martedì 11. I locali della Casa Comune erano gremiti di gente, che cercavano, attraverso numerose domande, di avere delle risposte che potessero chiarire la situazione. Il Sindaco ha così tentato di fare il punto: "Premesso che l'obiettivo dell'Amministrazione Comunale è di uscire al più presto dalla So.A.Kro. Questa società ha un debito di 8 milioni di euro, è quindi destinata al fallimento. Queste bollette onerose, sono frutto di un'errata valutazione. Non c'è stata, da parte della società, nessuna lettura del contatore, pertanto, la somma non è riferita ad un consumo reale, bensì ad un consumo presunto e forfetario. Inoltre nelle bollette, si fa riferimento al noleggio dei contatori, che in realtà sono stati regolarmente acquistati dagli utenti. Entro la fine del mese ritorneremo alle vecchie tariffe." Nel frattempo, la So.A.Kro. ha aperto uno sportello presso il Comune, e ogni martedì incontrerà i cittadini che chiederanno ulteriori chiarimenti.