BORSE LAVORO PER GLI IMMIGRATI, A CARFIZZI L'INTEGRAZIONE E' REALE

Scritto da Michele AbateGiovedì 04 Febbraio 2010 00:00

 

da "Il Crotonese" del 4 febbraio 2010

 

  Sono quindici (per la gran parte donne) gli immigrati richiedenti asilo politico, presenti a Carfizzi, coinvolti nel progetto 'borsa lavoro'.
Il progetto, che ha preso il via lunedì 1 febbraio, finanziato dalla Regione Calabria, assessorato alle politiche sociali, alla provincia di Crotone titolare dei progetti richiedenti asilo, nel piccolo centro arbereshe sarà gestito dal Copross, in convenzione con il comune che, per lo svolgimento del progetto, ha messo a disposizione servizi, dipendenti e strutture.
Obiettivo principale del finanziamento è l'integrazione con la comunità locale e l'inserimento nel mondo del lavoro.
Le giovani ed i giovani immigrati, alcuni presenti nel centro di accoglienza altri residenti a Carfizzi,  per due mesi, questa la durata delle borse anche se non è da escludere un loro rifinanziamento, si occuperanno di assistenza agli anziani, di manutenzione del verde pubblico e degli edifici comunali, di attività culturali e di biblioteca. Nello svolgimento delle loro attività saranno affiancati da dipendenti comunali e da un comunicatore sociale.
L'entusiasmo tra i giovani borsisti è tanto, così come entusiasta dell'iniziativa è il sindaco di Carfizzi Carmine Maio che ha affermato: "Questo progetto è la dimostrazione che l'integrazione tra i popoli può avvenire sia attraverso l'accoglienza che il lavoro. Spero che questa esperienza sia da esempio per la Calabria ed i calabresi. Il rispetto per coloro che sfuggono dalle guerre è un atto dovuto da tutti noi. Voglio ringraziare la popolazione di Carfizzi, gli operatori e tutti coloro che si adopereranno affinché questo progetto sia l'inizio di un integrazione completa tra questa gente e la nostra comunità".
Oltre alle borse lavoro, pare che per gli ospiti del centro di accoglienza 'Asilo' presente nella piccola comunità albanofona, il Copross, per i prossimi mesi abbia in cantiere altri progetti di integrazione e inserimento sociale.  
Ancora una volta, questa piccola comunità minoritaria dell'alto crotonese, può essere indicata come esempio di integrazione tra realtà, mondi e religioni diverse. Vero modello di convivenza.