GARA DEI PRESEPI TRA TRADIZIONE E FANTASIA

Scritto da Michele AbateMercoledì 30 Dicembre 2009 00:00

 

da "Il Crotonese" del 29/12/2009-4/1/2010

 

 

Sono state ventuno le famiglie che hanno partecipato al
concorso indetto dalla parrocchia di Carfizzi
 
  Sono stati ben ventuno le famiglie che hanno partecipato al primo 'Concorso dei Presepi' indetto dalla parrocchia di Santa Veneranda.
Una edizione che si può, tranquillamente, definire il primo 'itinerario cittadino' dei presepi, un modo per promuovere e valorizzare proprio i presepi.
I lavori, tutti ben realizzati e curati nei minimi particolari, sono nati dalle idee non solo degli adulti ma soprattutto dei bambini. La creatività, i messaggi e le tecniche per la realizzazione sono state varie. C'era la natività realizzata con la carta, quella realizzata all'interno di una botte, quella realizzata interamente con sughero. Tanti modi, belli e semplici per rappresentare la nascita del Bambinello.
Per la commissione giudicatrice, composta da parrocchiani ed esperti 'presepari' di Strongoli, non è stato facile decretare il vincitore.
A posizionarsi sul gradino più alto del podio il presepe della famiglia di Mimmo Viviani, realizzato dalla moglie Filomena. Un presepe ben proporzionato e curato nei minimi particolari.
Al secondo posto la Natività realizzata nella famiglia di Gennaro Aversa. Anche questo un bel lavoro, ideato dalla moglie Pina, colorato e ben definito; al terzo il presepe realizzato dalla scuola primaria, un presepe 'disegnato': le statuine sono prima disegnate e poi ritagliate.
Insomma, ventuno Natività, tutte belle e da premiare e da menzionare. Queste le altre famiglie che hanno partecipato al concorso: Leonetti Luigi, Madera Vanda, Basta Leopoldo, Ierimonte Michele, Viviani Domenico,  Curcio Vittoria, Carmine Abate, Pietro Parrotta, Pino Amoroso, Saverio Renda, Antonio Amato, Giuseppe Martucci, Antonio Tascione, Antonio Amato, Casimiro Amato e Giuseppe Curcio, a questi vanno aggiunti i Presepi della scuola dell'infanzia e quello del catechismo.
 
Il presepe nella Chiesa Madre